Il tratto chiuso della Sp 27
2 minuti per la letturaREGGIO CALABRIA – Che fine ha fatto la strada provinciale? È una domanda ormai familiare per gli abitanti dei centri urbani attraversati dalla SP 27, fondamentale arteria di collegamento fra i comuni di Palmi, Seminara, Melicuccà e San Procopio. La strada, infatti, collega la cittadina di Palmi – sede di fondamentali servizi – con i piccoli centri dell’entroterra alle pendici del basso Aspromonte.
Tuttavia, ormai da quasi un decennio, l’importante via versa in uno stato di abbandono quasi totale. Basti pensare che un tratto della stessa risulta praticamente inagibile da oltre sette anni.
La SP 27 inizia il suo percorso alla periferia di Palmi in prossimità dell’Istituto Agrario. Da qui, con una lunghezza complessiva di circa 15km ed un tracciato estremamente tortuoso, l’arteria attraversa (passandovi all’interno) i centri urbani di Seminara, Sant’ Anna di Seminara, Melicuccà e San Procopio per ricongiungersi all’altezza del “Bivio Guarnaccia” con la SP2 Pellegrina-Bovalino.
Il tratto più critico dell’intero percorso si trova poco oltre l’abitato di Melicuccà, dove a seguito dei lavori di ricostruzione di un ponte ad unica campata (il viadotto originale fu spazzato anni fa da un nubifragio ed oggi il nuovo risulta ancora in fase di ultimazione) la strada permane chiusa al traffico addirittura dal 27 febbraio 2015 (ordinanza provinciale n°38).
Oggi, difatti, gli automobilisti per raggiungere San Procopio e Sinopoli da Melicuccà sono costretti ad intraprendere un lungo percorso alternativo bypassando il vecchio tracciato dai Piani della Corona (località Monte Sant’Elia) per raggiungere Sant’Eufemia D’Aspromonte e così i due centri sopracitati. Problematiche varie, inoltre, lungo il resto del tragitto. Già poco dopo Palmi, il manto stradale si presenta lesionato in più punti e rattoppato nel peggiore dei modi.
Tragica la situazione delle cunette, ostruite non solo da fogliame e terriccio ma anche da cumuli di spazzatura (visibili ai margini della carreggiata). Incuria anche per quanto riguarda il taglio dell’erba infestante. Quest’ultima risulta vistosamente alta in diversi tratti e soprattutto in prossimità di pericolose doppie curve la cui visibilità è estremamente compromessa.
Del tutto assente la segnaletica stradale, nella totale inesistenza della linea spartitraffico, della segnaletica orizzontale e verticale in prossimità degli incroci e della cartellonistica generale che appare a sua volta estremamente datata, danneggiata o in cattive condizioni. Situazione unanime anche per i guardrail, bensì presenti lungo il percorso, ma in buona parte trafugati, arrugginiti o ammaccati. De facto, un quadro desolante e più volte segnalato nel corso degli anni alla Città Metropolitana di Reggio Calabria da parte degli utenti e dei residenti della zona.
Il rischio, infatti, è quello non solo della mancanza di un fondamentale collegamento verso l’entroterra, ma anche della totale assenza e violazione delle principali norme della sicurezza stradale.
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