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Una manifestazione a sostegno del sistema di accoglienza di Riace

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RIACE (REGGIO CALABRIA) – L’indagine che ha portato all’arresto del sindaco di Riace Mimmo Lucano (LEGGI LA NOTIZIApresenta numerosi risvolti, uno degli aspetti esaminati riguarda il progetto di accoglienza nel comune di Riace per il quale però il Gip di Locri non ha individuato ipotesi di reato. La procura, tuttavia, ha deciso di trasferire gli atti alla Corte dei conti.

Nel dettaglio, l’attività investigativa condotta dalla Guardia di Finanza e diretta dalla Procura, ha poi riguardato «numerosi e diversificati profili relativi alla gestione dei rilevanti flussi di denaro pubblico destinati alla gestione dell’accoglienza dei migranti nel Comune di Riace, al cui esito sono emerse e riscontrate diffuse e gravi irregolarità anche in merito ad altre e diverse procedure di affidamento diretto alle associazioni operanti nel settore dell’accoglienza; alla irregolare rendicontazione dei criteri riguardanti la lungo permanenza dei rifugiati; all’utilizzo di fatture false tramite le quali venivano attestati fraudolentemente costi gonfiati e/o fittizi; al prelevamento, dai conti accesi ed esclusivamente dedicati alla gestione dell’accoglienza dei migranti, di ingentissime somme di denaro cui è stata impressa una difforme destinazione, atteso che di tali somme non vi è riscontro in termini di corrispondenti finalità».

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Rispetto a queste circostanze, però, il gip di Locri ha affermato che «ferme restando le valutazioni già espresse in ordine alla tutt’altro che trasparente gestione, da parte del Comune di Riace e dei vari enti attuatori, delle risorse erogate per l’esecuzione dei progetti S.P.R.A.R. e C.A.S., ed acclarato quindi che tutti i protagonisti dell’attività investigativa conformavano i propri comportamenti ad estrema superficialità, il diffuso malcostume emerso nel corso delle indagini non si è tradotto in alcuna delle ipotesi delittuose ipotizzate».

Su tali profili, «sui quali – conclude il procuratore D’Alessio – lo stesso giudice per le indagini preliminari si sofferma per evidenziare che nella delicata materia dell’immigrazione sono stati riscontrati comportamenti superficiali ed improntati ad un diffuso malcostume, questo Ufficio di Procura doverosamente procederà nei prossimi giorni ad approfondire ogni opportuno aspetto per presentare l’eventuale, apposito ricorso presso il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria, fermo restando che dalle indagini è comunque emersa una pluralità di situazioni che, nell’immediatezza, impone la trasmissione degli atti alla Procura Regionale della Corte dei Conti ai fini dell’accertamento del connesso danno erariale».

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