X
<
>

L'ospedale Morelli davanti al quale è stato abbandonato il cadavere del rapinatore

Share
1 minuto per la lettura

Disposto il carcere per il macellaio di Reggio accusato di aver accoltellato due rapinatori che si erano introdotti nella sua abitazione; un rapinatore, rimasto ucciso, era stato abbandonato morto davanti al Morelli


Reggio Calabria – La giudice per le indagini preliminari, Giovanna Sergi, con una sentenza di oltre 80 pagine, ha disposto la custodia cautelare in carcere per di Francesco Putortì, 48 anni, macellaio, incensurato, accusato di aver accoltellato due rapinatori di Catania (LEGGI LA NOTIZIA) . L’indagato li aveva sorpresi lunedì scorso nella sua abitazione di Rosario Valanidi, frazione pre-aspromontana di Reggio Calabria.

Rientrando in casa, Putortì si era accorto della presenza di estranei e li ha affrontati armato di coltello, ferendoli gravemente. Uno dei due rapinatori, Alfio Stancampiano, 30 anni, è stato poi ritrovato morto dissanguato nel parcheggio interno dell’ospedale “Morelli”, dov’era stato lasciato dai suoi complici in fuga mentre il secondo ferito, è stato costretto al ricovero in un ospedale di Messina, dopo avere attraversato lo Stretto a bordo di una nave traghetto da Villa San Giovanni assieme a due complici.

LEGGI ANCHE: Reggio, uomo ucciso a coltellate e abbandonato davanti al Morelli

Secondo quanto finora ricostruito dagli inquirenti, i rapinatori, dopo essere riusciti ad aprire la porta della villetta abitata da Putortì, hanno prelevato da uno scrigno in camera da letto la chiave della cassaforte dove il macellaio custodiva due pistole e due fucili, regolarmente detenuti, impossessandosi soltanto delle armi corte. Sorpresi dal proprietario dell’abitazione, i due hanno tentato di aggredirlo.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE