Domenico Lucano
2 minuti per la letturaCrollano in appello le accuse contestate all’ex sindaco di Riace Domenico “Mimmo” Lucano condannato a solo un anno e sei mesi
REGGIO CALABRIA – I giudici della Corte d’appello di Reggio Calabria, infatti, hanno condannato Domenico “Mimmo” Lucano ad un anno e sei mesi di reclusione, con pena sospesa. Una sentenza che nettamente ridimensiona la richiesta della Procura generale, tramite i sostituti procuratori generali della Corte d’appello di Reggio Calabria, Adriana Fimiani e Antonio Giuttari, di 10 anni e 5 mesi e stravolgendo la sentenza di primo grado del Tribunale di Locri che gli aveva inflitto 13 anni e 2 mesi di carcere per associazione per delinquere, truffa, peculato, falso e abuso d’ufficio. Dalla lettura del dispositivo emerge che la Corte ha assolto Lucano dai reati più gravi, inoltre la Corte ha assolto tutti gli altri 17 imputati.
Nella sentenza di primo grado Domenico Lucano i giudici avevano ritenuto l’ex sindaco di Riace colpevole di associazione a delinquere, falso in atto pubblico, peculato, abuso d’ufficio e truffa, 21 reati contenuti in 10 capi d’accusa, sui 16 totali di cui era imputato.
LE RICHIESTE DELLA PROCURA PER GLI ALTRI IMPUTATI, TUTTI ASSOLTI IN APPELLO
Per quanto riguarda gli altri imputati, come detto tutti assolti, le richieste di pene erano 8 anni e 10 mesi per Fernando Antonio Capone, condannato in primo grado a 9 anni e 10 mesi; per Pietro Curiale il pg ha chiesto 4 anni e 8 mesi di carcere a fronte dei 9 anni e 10 mesi inflittigli in primo grado. Riguardo la posizione di Cosimina Ierinò il pg ha chiesto 8 anni e un mese a fronte degli 8 anni e 10 mesi inflitti in primo grado. Per Anna Maria Maiolo chiesti 4 anni e 8 mesi a fronte dei sei anni comminati in primo grado.
Quattro anni e sei mesi richiesti per Salvatore Romeo, condannato in primo grado a sei anni di carcere e per Maria Taverniti 4 anni e 4 mesi a fronte di una condanna a 6 anni e 8 mesi in primo grado. Per Jerry Tornese il pg ha chiesto 5 anni, a fronte della condanna a sei anni riportata in primo grado, mentre per la compagna di Lucano Lemlen Tesfahum l’accusa ha chiesto 4 anni e 8 mesi di reclusione a fronte dei 4 anni e 10 mesi inflitti dal Tribunale di Locri. Richiesta di conferma della pena a 4 anni per Gianfranco Misuraca.
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