Giovanni Bombardieri
3 minuti per la letturaTerza nomina procuratore di Reggio, il Csm ha deciso di sentire Bombardieri convocato a Roma per gli scambi di messaggi con Luca Palamara
REGGIO CALABRIA – Ancora un colpo di scena sulla nomina di Giovanni Bombardieri a procuratore di Reggio Calabria. Il Csm ha convocato Bombardieri per il 27 aprile in ordine alle sue chat con Luca Palamara, ex numero uno dell’Anm, dalla cui vicenda giudiziaria sono caduti pezzi della magistratura italiana.
GIOVANNI BOMBARDIERI CONVOCATO DAL CSM PER LE CHAT CON LUCA PALAMARA
Bombardieri e Palamara sono amici da tempo, essendo entrambi nativi della provincia di Reggio Calabria. Le chat tra l’attuale procuratore reggino e Palamara sono, più che altro, di natura goliardica e non sono sfociate in procedimenti penali o disciplinari, a differenza di altri dialoghi di Palamara con qualche altro collega magistrato.
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Il Csm è chiamato a valutare il profilo di Bombardieri, avendo il Consiglio di Stato, ordinato una nuova comparazione del suo curriculum, rispetto a quello del sostituito Pg di Cassazione, Raffaele Seccia, nel 2018, concorrente per l’assegnazione del ruolo di capo dell’ufficio inquietante reggino. Seccia, a seguito della scelta a favore di Bombardieri, per ben due volte si è rivolto al Consiglio di Stato, che gli dava ragione, annullando altrettante volte la nomina, dopo che il Consiglio superiore aveva ancora una volta indicato Bombardieri, in conseguenza alla prima sentenza del supremo organo della giustizia amministrativa.
Il Cds disponeva, quindi, una terza valutazione dei curricula dei due magistrati in concorso. Nell’ambito di tale contesto, avendo Seccia nel suo ricorso fatto accenno ai rapporti Palamara-Bombardieri, il nuovo Csm, insediatosi lo scorso mese di gennaio, ha deciso di chiarire definitivamente la questione, convocando il diretto interessato, prima di procedere alla terza “scelta” per l’ambita funzione di procuratore capo della Dda di Reggio Calabria.
La convocazione è presso la V commissione del Consiglio superiore, che deve dire la sua sulla nomina e proporre al Plenum il candidato prescelto per la decisione definitiva. Da Palazzo Marescialli un mesetto fa, era partito un ricorso finalizzato a ottenere la revocazione della seconda sentenza di annullamento della nomina di Bombardieri, ravvisando nella stessa un errore manifesto.
LA POSIZIONE DEL CONSIGLIO DI STATO SUL CASO REGGIO CALABRIA
Il Cds ha respinto l’istanza di revocazione del verdetto, purtuttavia, i giudici amministrativi su un punto, decidevano a favore dell’attuale procuratore reggino, che potrà essere rivalutato dal Csm in base a tutta la sua esperienza di pm antimafia, acquisita alla procura distrettuale di Catanzaro, dove per sei anni ha ricoperto l’incarico di procuratore aggiunto. Al Consiglio di Stato risultavano solo quattro procedimenti Dda istruiti da Bombardieri nel suo periodo di permanenza all’ufficio catanzarese. Dato palesemente ridotto e riduttivo rispetto all’effettivo lavoro svolto dal magistrato alla distrettuale di Catanzaro.
Bombardieri, dal 2012 al 2018, alla Dda catanzarese ha gestito una miriade di fascicoli antimafia. Il Consiglio di Stato, rigettando il ricorso per la summenzionata revocazione, dava trenta giorni di tempo al Consiglio superiore per una nuova valutazione dei due concorrenti e tale termine scade i primi di maggio. Per cui il 27 aprile, dopo l’audizione di Bombardieri, in pochi giorni si dovrà procedere alla nuova nomina per la procura di Reggio.
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