X
<
>

Share
1 minuto per la lettura

GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA) – «Ritengo di essere stato derubato di una mia idea, porterò avanti la questione per vie legali». Pierino Rosace, 53 anni, cuoco e titolare della trattoria Vico scuro, una piccola attività a conduzione familiare nel centro storico gioiese, denuncia di esser stato vittima di un’ingiustizia.

Sostiene che gli abbiano sottratto in malafede l’invenzione della ricetta del “Pandivico”, un panettone dolce che abbina la ‘nduja al cioccolato nero.

«Pandivico è il sogno frutto del mio lavoro. È un prodotto che ho messo in commercio nell’ottobre 2020. Prima ne esisteva soltanto uno simile, ma salato – spiega Rosace – L’anno scorso, nel periodo natalizio, viene a mangiare da me un tizio che si presenta come appartenente ad un salumificio di Spilinga. In modo ospitale gli faccio assaggiare la mia creazione e mi dice che loro se ne fanno produrre uno salato senza cioccolato da una pasticceria. A distanza di un anno vengo a scoprire che questi, spacciandola per una propria invenzione, porta il panettone dolce alla manifestazione culinaria “Tutto Food” di Milano, dove viene addirittura premiato da Coldiretti per l’innovazione».

«Sono andati a registrare il nome del loro panettone successivamente al nostro incontro – sbotta il cuoco gioiese – sostengono che sia frutto di un loro studio di anni, ma non è così. L’idea non è di Spilinga, ma di Gioia Tauro. Li ho sfidati a confrontarci, a dimostrarmi a limite che sto affermando il falso, ma si sono messi a tacere. Questa è la dimostrazione di una Calabria che perde, poiché non c’è unione costruttiva, bensì protagonismo che vanifica tutto. Se hanno intenzione di un confronto onesto in cui far emergere la verità, resto disponibile. Poi che producessero tutti i panettoni che desiderano, sarà la gente a giudicare».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE