L'ex sindaco di Taurianova Fabio Scionti
2 minuti per la letturaREGGIO CALABRIA – “Da qualche ora mi è stato notificato il decreto di archiviazione dell’indagine nei miei confronti nell’ambito dell’inchiesta Helios, nel quale viene ribadito la mia assoluta estraneità ad ogni tipo di accusa che mi veniva contestata. Nel particolare viene riportato, che il mio operato da sindaco non ha avuto alcun rapporto causale tra la strumentalizzazione dell’ufficio pubblico e l’induzione o le utilità perseguite”.
Lo afferma l’ex sindaco di Taurianova, in provincia di Reggio Calabria Fabio Scionti, dopo la notizia della richiesta di archiviazione della sua posizione richiesta dai pubblici ministeri della procura di Reggio Calabria nell’ambito dell’inchiesta Helios.
Stessa sorte per i consiglieri del comune di Reggio Calabria Giovanni Muraca, Rocco Albanese, Armando Neri e Filippo Quartuccio, che commentano l’archiviazione della loro posizione richiesta dai Sostituiti Procuratori Stefano Musolino e Alessandro Moffa ed accolta dal Gip Valerio Trovato nell’ambito del procedimento “Helios”.
“Abbiamo sempre lavorato per il bene della Città e dei cittadini, riponendo fiducia nella giustizia e nell’operato della magistratura. Rimane l’amaro in bocca per l’eco mediatica che ha assunto la vicenda, con i titoloni sulla stampa locale e nazionale, che hanno segnato una brutta pagina non solo per noi e per la nostra attività amministrativa, ma soprattutto per l’immagine della città”.
“In tutto questo tempo – affermano – siamo rimasti a disposizione delle autorità per dimostrare la nostra completa estraneità ai fatti contestati, rimettendoci all’operato degli organi inquirenti, certi che il loro scrupoloso lavoro avrebbe definitivamente fatto luce su una vicenda, comunque, difficile da sostenere e sopportare, anche in ragione di una spesso negativa esposizione mediatica, che ha turbato la nostra vita personale, familiare, ma anche pubblica, in ragione dei ruoli istituzionali e politici da ciascuno ricoperti”.
“In tanti in questi mesi sono incorsi in facili conclusioni, esprimendo pubblicamente quasi delle condanne anticipate – conclude la nota – noi siamo sempre rimasti tranquilli, continuando a lavorare in silenzio consapevoli della bontà del nostro agire amministrativo e politico. Oggi finalmente l’archiviazione scrive la parola fine rispetto a possibili illazioni sollevate sull’ipotesi di condotte illegittime o illegali, ristabilendo finalmente la verità e restituendo ad ognuno di noi la serenità necessaria a proseguire la nostra attività di servizio nei confronti della nostra comunità”.
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