Domenica Catalfamo
1 minuto per la letturaREGGIO CALABRIA – «Il procedimento contro l’assessore regionale Domenica Catalfamo si è concluso con l’archiviazione disposta dal Giudice per le indagini preliminari
per insussistenza di tutte le ipotesi di reato». Lo affermano gli avvocati Umberto Abate e Antonio Saffioti, difensori dell’assessore Catalfamo. Quest’ultima era indagata, in qualità di dirigente del Comune di Reggio Calabria, nell’inchiesta “Helios” che aveva portato all’amministrazione giudiziaria per l’Avr Spa, la società che si occupa della raccolta differenziata nella città dello Stretto e della manutenzione delle strade.
LEGGI LA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE, A GIUDIZIO CASTORINA
Il provvedimento del gip è stato disposto, proseguono i legali, «in accoglimento della richiesta di archiviazione avanzata dal pm dalla quale risulta evidente che pur dopo l’emissione dell’avviso di conclusione delle indagini, alla luce dell’interrogatorio richiesto dalla stessa, nel corso del quale è stato chiarito ogni aspetto della vicenda, nonché della documentazione prodotta, l’ufficio di Procura ha ritenuto che la posizione della nostra assistita mancasse degli elementi essenziali per ritenere integrate le fattispecie di reato ipotizzate: più nello specifico, che fosse rimasto del tutto infondato il preteso rapporto causale tra l’assunta strumentalizzazione dell’ufficio pubblico e le ipotizzate utilità perseguite».
«Conclusivamente – aggiungono gli avvocati – pur in presenza del giusto esito della vicenda, alla quale la nostra assistita è risultata totalmente estranea, non si può fare a meno di considerare gli effetti negativi che la stessa ha prodotto, anche a causa della incontrollata e, in taluni casi, strumentale sovraesposizione mediatica, non solo sulla vita privata, personale e familiare, ma anche su quella pubblica, avuto riguardo al ruolo che l’ingegnere Catalfamo ricopriva, e ricopre, quale assessore regionale con deleghe di rilevante importanza».
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