Indagini della guardia di finanza
1 minuto per la letturaLOCRI (REGGIO CALABRIA) – Il sequestro di polizze assicurative per oltre un milione e mezzo di euro e la denuncia di 2 persone per riciclaggio costituiscono il bilancio di un’operazione dei finanzieri del Gruppo di Locri, coordinati dalla locale Procura della Repubblica di Locri. Si tratta della conclusione un’indagine riconducibile ad una precedente attività di polizia economico-finanziaria nei confronti di uno studio professionale associato operante nella Locride, attraverso la quale era stato ricostruito il reale volume di affari conseguito, recuperando a tassazione circa 9 milioni di imposte sui redditi e altri 2 milioni di euro di Iva.
La rilevante evasione fiscale constatata ha fatto scattare il reato di “dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo delle false fatture e di infedele dichiarazione”, in quanto gli importi delle imposte evase superavano la “soglia” di punibilità prevista dalla specifica normativa. Il Gip del Tribunale di Locri ha disposto quindi il sequestro dei beni costituiti da appartamenti e terreni nonché disponibilità finanziarie.
L’ordinanza di sequestro era stata impugnata dalla difesa degli indagati davanti al Tribunale del Riesame di Reggio Calabria che, in accoglimento del ricorso, aveva disposto il dissequestro delle somme ma la Corte di Cassazione, su ricorso della Procura di Locri, aveva annullato l’ordinanza del Tribunale del riesame che, nuovamente investito della questione, ha disposto il sequestro per equivalente per un importo pari ad 1.777,722 euro.
Essendo ormai trascorsi quasi due anni dalla data del dissequestro dei beni, i finanzieri hanno riscontrato che il professionista, temendo un eventuale nuovo sequestro, si era spogliato della gran parte delle ricchezze, accertando anche che uno dei soci si era “disfatto” delle polizze assicurative originariamente sequestrate intestandole alla moglie. Da qui la segnalazione dei due indagati per i reati di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte e riciclaggio.
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