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REGGIO CALABRIA – Militari del comando provinciale di Reggio Calabria e del servizio centrale investigazione Criminalità organizzata, coordinati della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, hanno eseguito la confisca di un patrimonio stimato di circa 7,5 milioni euro riconducibile a Nicola Rocco Aquino, classe ’49, originario di Marina di Gioiosa Ionica (RC), indiziato di appartenenza alla cosca di ‘ndrangheta Aquino.

Il provvedimento si fonda sulle risultanze delle indagini, condotte dal Comando provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria e concluse nel 2010 con l’esecuzione di provvedimenti restrittivi personali nei confronti di 119 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, tra cui anche Aquino, ritenuto intraneo all’omonima cosca di ‘ndrangheta e partecipe della “locale” di Marina di Gioiosa Ionica. Tale provvedimento restrittivo non veniva eseguito dagli organi di Polizia in quanto Aquino si rendeva irreperibile e quindi poi ritenuto latitante.

Nel 2012, con sentenza di primo grado, il Gup presso il Tribunale di Reggio Calabria aveva dichiarato Aquino colpevole dei reati ascrittigli condannandolo a 12 anni di reclusione. Successivamente, nel 2015, la Corte di Appello di Reggio Calabria, aveva assolto Aquino “per non aver commesso il fatto”, ma nel 2018 Tribunale di Reggio Calabria disponeva il sequestro del patrimonio a questi riconducibile. Scoperti beni il cui valore era decisamente sproporzionato rispetto alla capacità reddituale dichiarata ai fini delle imposte sui redditi. Tra i beni finiti sotto sequestro diverse imprese, quote societarie, immobili e rapporti finanziari.

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