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REGGIO CALABRIA – Un imprenditore di Reggio Calabria è stato arrestato dai carabinieri che, alle prime luci dell’alba, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Dda, per estorsione aggravata dal metodo mafioso e trasferimento fraudolento di beni.
Sequestrate anche tre attività commerciali, per un valore di diverse centinaia di migliaia di euro, a Giuseppe Carmelo Cartisano, 47 anni.
Le indagini dei militari dell’Arma, con l’operazione denominata “Gattopardo”, hanno svelato come l’imprenditore avesse mantenuto il controllo di attività commerciali già a lui sequestrate in precedenti vicende penali.
Tre le imprese individuali sequestrate e ritenute nella piena disponibilità dell’indagato: l’associazione Sportiva Dilettantistica Marilyn Club, che di fatto svolgeva l’attività di ristorante a Villa San Giovanni, nella frazione Santa Trada; l’impresa “Naos di Petre Olimpia Mihaela” che gestiva il ristorante-Pizzeria Naos sito a Reggio Calabria nella frazione Gallico; l’impresa Zlatan Costel che gestiva attività di impresa edile nel comune di Reggio Calabria, alla frazione Gallico.
Le indagini hanno evidenziato come l’indagato abbia mantenuto di fatto il controllo di attività commerciali già sequestrate nelle pregresse vicende penali, attraverso una coindagata (O.M.P.), dipendente storica e fidata.
Il Nucleo investigativo dei Carabinieri ha approfondito i reali rapporti tra i due, confermando le profonde ingerenze di Carmelo Giuseppe Cartisano nella gestione delle attività commerciali sequestrate, concretizzatesi in una vera e propria gestione occulta e nella commissione di reiterate condotte delittuose, di appropriazione indebita, di forniture e prestazioni mai contabilizzate, estorsioni ai danni dei dipendenti, tutte verificatisi nel periodo di gestione dell’esercizio in argomento da parte dell’amministrazione giudiziaria.
In sintesi, è stato accertata l’esautorazione da parte di questa “regia occulta” dell’amministrazione giudiziaria.
Cartisano è figlio di Domenico Cartisano “u tempesta” e nipote del boss Paolo Surace, trucidati a Gallico l’11 dicembre del 1988, nel corso della guerra di mafia tra il cartello destefaniano e il gruppo “Condello-Serraino-Rosmini”, uno scontro che fece registrare centinaia di omicidi tra le due fazioni.
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