Veronica Padoan
1 minuto per la letturaREGGIO CALABRIA – Veronica Padoan, figlia del ministro dell’Economia e delle finanze Piercarlo Padoan, non ci sta a lasciare obbligatoriamente la piana di Gioia Tauro e fa ricorso al Tar. Veronica Padoan è stata destinataria di un foglio di via obbligatorio per tre anni dal territorio di San Ferdinando emesso dal questore di Reggio Calabria Raffaele Grassi (LEGGI LA NOTIZIA), i fatti risalgono alla scorsa estate anche se è diventata pubblica solo lo scorso ottobre ma ora la figlia del titolare del dicastero dell’Economia ha presentato un ricorso alla sezione reggina del Tar per chiedere l’annullamento del provvedimento.
Il ricorso, che ha il numero 701/2017 e riporta come oggetto “Rimpatrio del ricorrente nel comune di Roma con divieto di fare ritorno nel comune di San Ferdinando senza preventiva autorizzazione per anni tre”, sarà il terzo in discussione nell’udienza del 20 dicembre. Veronica Padoan è difesa dall’avvocato Arturo Salerni mentre i magistrati che decideranno saranno Caterina Criscenti (Presidente), Angela Fontana (Relatore) e Donatella Testini (Referendario), a resistere in giudizio ci saranno la Questura di Reggio Calabria e il Ministero dell’Interno.
Il foglio di via obbligatorio nei confronti di Veronica Padoan, considerata tra i leader dell’organizzazione “Campagne in lotta” attiva contro il caporalato nel sud, è stato adottato la scorsa estate dal questore Grassi a seguito di un’istruttoria condotta dal personale del Commissariato di Gioia Tauro in occasione del trasferimento dei migranti dalla tendopoli di San Ferdinando in quella nuova allestita dalla Prefettura di Reggio Calabria (LEGGI LA NOTIZIA DELLA NUOVA TENDOPOLI).
In particolare i volontari dell’organizzazione impegnati nella zona della Piana avrebbero «ostacolato l’attuazione della legge spingendo alcuni migranti ad opporsi al loro trasferimento nella nuova tendopoli».
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