Amedeo Ricucci
1 minuto per la letturaREGGIO CALABRIA – Amedeo Ricucci, 63 anni, storico inviato della Rai, è deceduto stamattina a Reggio Calabria, colpito da un malore. Ricucci, che da tempo combatteva contro un male svelatosi incurabile, era giunto a Reggio Calabria per un servizio sulla ‘ndrangheta. Secondo quanto appreso, insieme a un operatore stava per lasciare l’albergo, quando si è accasciato al suolo. A nulla è valso il rapido intervento dei soccorsi.
Originario di Cetraro, in provincia di Cosenza, Ricucci era stato inviato di Professione Reporter, Mixer, Tg1 e la Storia siamo Noi. Inoltre, era stato anche inviato in zone di guerra, in Afghanistan, Kossovo, Algeria e Iraq.
Autore di numerose pubblicazioni, era con Ilaria Alpi e Miran Hrovatin nel viaggio in Somalia, che il 20 marzo del 1994 si concluse con l’assassinio della giornalista del TG3 e del suo cameraman. Era stato testimone diretto dell’uccisione del fotoreporter del Corriere della Sera, Raffaele Ciriello, avvenuta nel 2002 a Ramallah, raccontando l’episodio in un libro.
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