Gli imbarchi di Villa San Giovanni
1 minuto per la letturaVILLA SAN GIOVANNI (REGGIO CALABRIA) – E’ stato accolto dal Tribunale civile di Reggio Calabria il ricorso presentato dai legali di Fabio Messina, l’agente di commercio palermitano al quale agli imbarcaderi delle società private di Villa San Giovanni era stato impedito di traghettare perché non vaccinato e quindi privo di Green pass.
Messina era bloccato da lunedì scorso ed aveva dormito in un sacco a pelo prima di essere ospitato, nelle ultime due notti, da una famiglia di Villa San Giovanni. A prendere la decisione favorevole all’agente di commercio, che é stato assistito dagli avvocati Grazia Cutino e Maura Galletta, é stato il giudice Elena Luppino.
Il deputato di Alternativa Francesco Sapia, che alla Camera siede in commissione Sanità, prima dell’imbarco ha raggiunto lo stesso Messina, a Villa San Giovanni, per esprimergli vicinanza e sostegno. Lo scorso mercoledì 12 gennaio, il parlamentare di Alternativa aveva interrogato il presidente del Consiglio e alcuni ministri, chiedendo iniziative «per consentire l’immediato rientro a casa del signor Messina».
Sapia aveva definito l’impedimento alla circolazione del quarantatreenne palermitano come «dimostrativa della discriminazione operata dallo Stato in spregio al Regolamento numero 953/2021 del Parlamento europeo e del Consiglio, secondo cui, in pratica, il possesso di un certificato di vaccinazione che attesti l’uso di uno specifico vaccino anti-Covid non dovrebbe costituire una condizione preliminare per l’esercizio del diritto di libera circolazione».
Nella stessa interrogazione Sapia aveva contestato, con riferimento all’obbligo di possedere il Super Green Pass, la violazione di «diritti primari previsti della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea».
«La battaglia del signor Messina – conclude Sapia – è un grande esempio, che deve portarci all’unità democratica e civile per fermare il ricatto del Green Pass».
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