L'ex ministro Franco Frattini
1 minuto per la letturaREGGIO CALABRIA – Per un procedimento amministrativo davanti al Consiglio di Stato, Rocco Delfino, arrestato oggi nell’ambito dell’inchiesta “Mala pigna” della Dda di Reggio Calabria su un traffico illecito di rifiuti, voleva arrivare all’ex ministro degli Esteri Franco Frattini.
Quest’ultimo, oggi presidente aggiunto del Consiglio di Stato, è completamente estraneo all’indagine e i pm della Procura sottolineano la sua «inconsapevolezza».
Il nome di Frattini compare in un’intercettazione registrata dai carabinieri durante un pranzo tra Rocco Delfino e l’avvocato ed ex senatore di Forza Italia Giancarlo Pittelli, arrestato oggi per concorso esterno con la cosca Piromalli.
«Nell’occasione – è scritto nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip – Delfino chiedeva a Pittelli se ci fosse una qualche possibilità di influire sulle determinazioni del giudice Frattini, al fine di assicurarsi il buon esito di un ricorso. Pittelli – scrivono sempre i magistrati – dopo aver rivolto nei suoi confronti frasi dal contenuto offensivo, rispondeva negativamente in quanto il dottore Frattini, inconsapevole della vicenda di cui parlavano gli interlocutori, non si sarebbe prestato a favore del Delfino».
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