Peppe Scopelliti, ex sindaco di Reggio Calabria e presidente della giunta regionale
1 minuto per la letturaREGGIO CALABRIA – Natale in regime di semilibertà per Peppe Scopelliti. Gli è stata notificata ieri sera in carcere ad Arghillà la concessione del regime di semilibertà.
Ma per l’ex Governatore della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, in carcere dal 4 aprile 2018 per scontare una pena di di 4 e sette mesi per il reato di falso in atto pubblico (l’abuso d’ufficio invece era stato prescritto) in merito all’affaire Fallara e delle autoliquidazioni della dirigente del comune morta suicida, però, non è, come può sembrare, un’ottima notizia.
L’ex presidente della giunta regionale, che dallo scorso febbraio godeva di alcuni permessi lavorativi (presso l’associazione Nuova Solidarietà a Salice), si aspettava probabilmente l’affidamento in prova ai servizi sociali, misura richiesta dal suo legale, un programma in cui non deve specificatamente rientrare in carcere la sera.
Per Scopelliti, in carcere da un anno e otto mesi, invece è stato deciso il regime di semilibertà che gli concede, comunque, l’uscita dal carcere (per periodi di tempo che vanno ancora individuati e stabiliti) ma impone l’obbligo del rientro alla vita detentiva tutte le sere fino a che la pena sarà scontata.
Probabilmente proprio per queste considerazioni e per cercare di ottenere la misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali l’avvocato di Scopelliti, Aldo Labate, ricorrerà per Cassazione.
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