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Il tritolo sequestrato

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REGGIO CALABRIA – Duecento grammi di tritolo, con annesso detonatore a fuoco e miccia, sono stati sequestrati nell’ambito di un’operazione dei militari del Comando provinciale della guardia di finanza di Reggio Calabria insieme ad armi e droga. Il tritolo, se assemblati correttamente, avrebbe potuto essere utilizzato per la realizzazione di un ordigno “Ied, Improvised explosive device”.

Insieme all’esplosivo sono stati sequestrati anche una pistola con matricola abrasa unitamente a svariate cartucce e di 2 coltelli, oltre 4,1 kg di hashish, circa 400 grammi di marijuana e 4.500 euro in contanti. In manette sono finiti due uomini di 43 e 45 anni, in arresto in flagranza di reato, l’uno agli arresti domiciliari, l’altro in carcere nella casa circondariale di Arghillà, così come disposto dal pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, coordinata dal procuratore capo Giovanni Bombardieri.

Nello specifico, alcune pattuglie, durante lo svolgimento di attività di appostamento ed osservazione eseguite nel rione Gebbione di Reggio Calabria nei confronti di un uomo sospettato di spaccio di stupefacenti, hanno notato l’uomo, immediatamente dopo aver ricevuto un plico.

Quando i militari si sono avvicinati, l’uomo ha gettato il pacchetto. All’interno sono stati rinvenuti circa 100 grammi di marijuana. Un’altra pattuglia ha seguito l’uomo che aveva ceduto il pacchetto, seguendolo fin dentro un garage.

Insieme alle unità cinofile antidroga è stato individuato un vero e proprio market di droga. È qui che sono stati ritrovati il tritolo con il detonatore a fuoco perfettamente integro e adatto all’uso, la miccia di fabbricazione cinese, oltre che la pistola, una calibro 7×65 con la matricola abrasa e relativo munizionamento composto da 41 proiettili 38 special, 37 calibro 7×65 browning, due caricatori e quattro cartucce calibro 12 magnum caricate artigianalmente, oltre alla droga e al denaro contanti. 

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