L'ospedale di Locri
2 minuti per la letturaLOCRI (REGGIO CALABRIA) – Il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica «dopo l’ennesimo, presunto caso di malasanità – si scrive in un comunicato diramato dallo stesso Calabrese – verificatosi nell’ospedale cittadino», con la morte di una donna in circostanze che sono in corso d’accertamento. Calabrese chiede, in particolare, che «si faccia chiarezza su quanto è accaduto e affinché vengano puniti i responsabili, facilmente individuabili – sostiene – nel Ministero della Salute e nel Commissario di Governo, nella Regione Calabria, nella Direzione dell’Azienda sanitaria provinciale e nella Direzione sanitaria dell’ospedale di Locri. Nulla accade per caso. La morte della signora Raffaela Mulé è un evidente caso di omicidio colposo maturato in un contesto di associazione a delinquere mascherato da incapacità organizzativa e di scaricabarile. L’ennesimo, purtroppo. Quanto accaduto era facilmente prevedibile».
«Il personale sanitario è volutamente abbandonato con l’intento di creare disagio e raggiungere altri obiettivi – scrive ancora Calabrese -. A chi ha creato queste condizioni poco importa se le conseguenze di tutto ciò ricadono sugli incolpevoli cittadini, che a volte ci rimettono la vita. Il ridimensionamento dell’ospedale di Locri è un progetto che viene da lontano. Un disegno politico criminoso senza scrupoli che oggi si cerca di attuare attraverso i Commissari».
«Prima il centro destra e poi il centro sinistra – sostiene ancora il sindaco Calabrese – hanno cercato di affossare l’ospedale di Locri riducendo ciò che ne costituisce l’ossigeno, e cioé medici e infermieri. Ora i Commissari, forti del loro mandato, ma guidati dalla stessa “mente”, pretenderebbero di dare il colpo di grazia all’ospedale smantellando alcuni reparti. È evidente che esiste un ben preciso progetto punitivo nei confronti della Locride».
«Ci opporremo a questo triste e demenziale progetto – dice ancora Calabrese – con tutte le nostre forze perché siamo convinti che la Locride debba avere il proprio ospedale funzionante e così anche la Piana con Polistena. L’idea di un unico ospedale Polistena-Locri, con i reparti divisi tra i due territori, sarebbe l’ennesima mortificazione per tutti. Noi ci opporremo».
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