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I migranti nascosti nell'imbarcazione

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REGGIO CALABRIA – Un gruppo di sessanta migranti (41 adulti maschi, 6 donne e 13 minori di origine mediorientale, di provenienza iraniana, irachena e siriana) è stato indiviiduato e soccorso a una decina di miglia da Caulonia, sulla costa jonica reggina.

L’allarme era stato dato nella giornata di ieri, quando un velivolo della Guardia di Finanza del Comando Operativo Aeronavale in missione di controllo avanzato sul mare Jonio, aveva allertato il dispositivo di sorveglianza, segnalando una imbarcazione a vela a 35 miglia marine dal mare territoriale italiano, in navigazione con rotta verso le coste nazionali che, a un esame sommario, poteva sembrare regolare ma in base all’esperienza dei finanzieri appariva, invece, sospetta.

Due unità navali della Guardia di Finanza, una del ROAN di Vibo Valentia e una del Gruppo Aeronavale di Taranto, hanno raggiunto l’imbarcazione e hanno trovato a bordo, stipati sottocoperta, i migranti. Al timone, invece, due cittadini ucraini, sospetti scafisti che sono stati arrestati. L’imbarcazione è stata invece posta sotto sequestro.

I militari hanno preso in custodia i sospettati e condotto sotto scorta la barca a vela al porto di Roccella Jonica, per le operazioni di identificazione dei migranti e quelle di assistenza sanitaria.

Dalle prime informazioni sarebbero partiti alcuni giorni fa da Smirne (Izmir), in Turchia e tutta la navigazione è stata condotta in modo da raggiungere l’Italia nell’arco notturno del fine settimana, con l’evidente speranza di trovare meno controlli e portare a termine senza problemi il traffico. Al momento dell’intercettazione la barca a vela stava navigando senza alcun problema apparente.

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