Gli ospedali riuniti di Reggio Calabria
1 minuto per la letturaREGGIO CALABRIA – Laboratori d’analisi sempre più nella bufera a Reggio Calabria. Non bastasse il caso davvero singolare della chiusura del laboratorio della struttura pubblica n 1 dell’asp reggina, ovvero quella di via Willermin, (che, dopo due giorni, forse oggi potrebbe riaprire, ndr) “causa trasferimento del tecnico di laboratorio a Locri” ed il conseguente dirottamento di una mole imponente di pazienti verso l’ospedale Metropolitano, già carente di suo proprio di queste figure professionali, ed ormai letteralmente intasato dalle processioni di pazienti bisognosi di esami di laboratorio.
Adesso, però, ci si mette anche la disposizione di appena qualche giorno fa, predisposta dal commissario ad acta Saverio Cotticelli, che con il piglio che gli è consono (è ex generale) scrive così a tutte le aziende sanitarie provinciali ed ospedaliere della Regione: “E’ fatto obbligo alle aziende che debbono procedere alle assunzioni di dirigente biologo e tecnici di laboratorio per la copertura di posti già autorizzati di attingere nel rispetto dell’ordine delle graduatorie rispettivamente all’Asp di Crotone e dell’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro”.
Questa stessa disposizione vale per il laboratorio di via Willermin che potrebbe così “rifiatare” con l’arrivo di un nuovo tecnico ma crea serissime perplessità e dolenti riflessioni dentro i Riuniti. Ai Riuniti, infatti, il concorso per tecnici di laboratorio non si svolge da oltre 10 anni: l’ufficio del personale dell’Ospedale metropolitano, pur avendo avuto autorizzata la procedura concorsuale per cinque nuovi posti ed avendo già svolto la procedura di mobilità, non ha mai espletato questa tipologia concorsuale pur avendo bisogno estremo di queste figure sanitarie.
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