La conduttura danneggiate dalla piena del Tuccio
3 minuti per la letturaCATANZARO – Resta alto l’allarme per l’ondata di maltempo che ha colpito la Calabria, anche se martedì è previsto un miglioramento dopo l’ennesima allerta Arancione per il basso Tirreno e il versante Ionico (LEGGI LA NOTIZIA).
La situazione forse più critica si registra nel Catanzarese e in particolare nel Lametino, e nel Reggino dove i torrenti sono in piena e a forte rischio esondazione.
Proprio sotto questo punto di vista si registra una nuova esondazione del torrente Tuccio, in località Musupuniti nel territorio di Melito Porto Salvo. Le acque straripate del torrente hanno investito la condotta dell’acquedotto regionale.
La Sorical ha già inviato sul posto più squadra di manutenzione per avviare i lavori di ripristino del servizio che si prevedono di almeno 48 ore. Attualmente è interrotto il servizio per il comune di Reggio Calabria (Zona sud fino a Pellaro), Montebello Jonico, Roghudi, San Lorenzo e Motta San Giovanni.
«I lavori – chiarisce la Sorical – a causa della piena del fiume, si presentano complessi e secondo i tecnici della Sorical dureranno qualche giorno perché è necessario prima arginare il flusso del fiume, mettendo in sicurezza il sito, e poi procedere con la riparazione della condotta. La condotta dell’acquedotto Tuccio è posizionata in prossimità della sponda sinistra del torrente, la piena del fiume ha causato un nuovo smottamento del terreno su cui è posizionata la condotta. Sorical è già intervenuta sabato scorso per ripristinare il servizio e nel 2017 ha segnalato agli uffici preposti della Regione e della Prefettura di Reggio, la vulnerabilità del tracciato della condotta a seguito dello sgretolamento dei muri di protezione della fiumara».
Sempre a Motta San Giovanni, il sindaco Giovanni Verduci, con propria ordinanza, ha disposto la chiusura al traffico veicolare e pedonale del tratto stradale che da Valanidi conduce al centro del reggino. Le intense precipitazioni che stanno interessando il territorio comunale, infatti, hanno causato un movimento franoso tale, è scritto in una nota del Comune, «da impedire a chi percorre la strada da Valanidi di raggiungere il centro abitato di Allai, raggiungibile adesso solo da Motta San Giovanni». I tecnici comunali stanno già predisponendo gli atti necessari, terminata l’allerta meteo, per garantire il ripristino della viabilità.
In provincia di Catanzaro, i vigili del fuoco del distaccamento volontario di Girifalco sono intervenuti sulla strada provinciale 89, all’altezza del bivio per il comune di Cortale, dove alcune autovetture erano rimaste bloccate da un lato da uno smottamento e dall’altro da un albero caduto (Foto a sinistra). Gli automobilisti sono stati “liberati” dopo diverse ore di lavoro. Attimi di paura vissuti dagli automobilisti considerando le condizioni meteo avverse, ma non si registrano danni a persone.
Nel Lametino, è esondato nuovamente il torrente Turrina, uno dei corsi d’acqua che provocarono l’allagamento dell’area di San Pietro Lametino dove giovedì 4 ottobre hanno perso la vita Stefania Signore, 30 anni, e i figli Cristian, 7, e Nicolò, 2 anni (LEGGI LA NOTIZIA DEI FUNERALI E GLI APPROFONDIMENTI).
Le strade sono completamente allagate e colme di fango e detriti, con diverse aziende a rischio. Viabilità minacciata anche lungo la statale 18, non distante dalla zona, mentre le strade interne sono percorribili solo con particolare attenzione. Secondo quanto segnalato dagli imprenditori della zona, ad aggravare la situazione c’è soprattutto la mancanza di argine del torrente, completamente cancellato dall’alluvione di pochi giorni fa.
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