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L'epicentro del terremoto

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AGGIORNAMENTO DELLE 20:00

Altre quattro scosse sismiche si sono verificate nella medesima area interessata dal primo sisma ponendo in essere un vero e proprio sciame sismico e portando, per il momento, il totale delle scosse a sei. 

La prima delle quattro nuove scosse si è verificata alle 15.26 con una magnitudo pari a 2.5 ed una profondità pari a 10 chilometri. La seconda scossa è giunta appena un minuto dopo con una magnitudo pari a 2.2 e si è verificata ad una profondità di 17 chilometri, mentre la terza scossa è stata registrata ad una profondità di 13 chilometri alle 19.13 con una magnitudo pari a 2.7. La quarta scossa si è verificata alle 19.47 ad una profondità di 16 chilometri con una magnitudo pari a 2.1.

VIBO VALENTIA – È di magnitudo 4.2, secondo i dati dell’Ingv, il terremoto registrato alle 07:24 nella costa calabra sud occidentale (Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio di Calabria), con coordinate geografiche (lat, lon) 38.38, 15.73 ad una profondità di 11 chilometri.

La scossa è stata avvertita indistintamente nelle province di Reggio Calabria, Vibo Valentia e Cosenza. Il terremoto è stato localizzato dalla sala sismica Ingv-Roma davanti la costa tra Palmi e Gioia Tauro. Alle 8,59, nella stessa zona, è stata registrata una scossa di assestamento di magnitudo 2.0 ad una profondità di 14 chilometri, mentre alle 14,03 il sisma è tornato a farsi sentire con una scossa di magnitudo 3.1, una profondità di 10 chilometri e leggermente più a sud.

Dalle verifiche effettuate, fa sapere il Dipartimento della Protezione Civile “la scossa di terremoto – con epicentro localizzato tra i comuni di Palmi, Bagnara Calabra, Seminara e Scilla in provincia di Reggio Calabria – è stata avvertita dalla popolazione, ma non sono stati segnalati al momento danni a persone e cose”.

Il capo della Protezione civile Calabria, Carlo Tansi, all’Adnkronos ha detto: “Mi sto recando sul posto. Sono state attivate le associazioni di volontariato e avviate le operazioni di perlustrazione delle strutture più strategiche e delle scuole”. Alcune scuole oggi potrebbero restare chiuse: “Ci sono scuole adeguate dal punto di vista dell’anti-simica, altre che non lo sono. In base ai casi demandiamo la decisione di aprire o meno la scuola ai singoli dirigenti”, continua.

In seguito alla scossa di terremoto è stato bloccato il traffico ferroviario sulla linea tirrenica tra le stazioni di Reggio Calabria e Rosarno, ripreso poi alle 11.05. La circolazione è tornata progressivamente alla normalità. I tecnici di Rete Ferroviaria Italiana, rende noto l’azienda, “non hanno infatti riscontrato alcun danno all’infrastruttura dopo la ricognizione della linea a bordo di sei carrelli ferroviari, partiti dalle stazioni di Reggio Calabria, Lamezia e Bagnara”. Tredici i treni regionali coinvolti, che hanno un ritardo medio di due ore.

La Protezione civile della Calabria ha anche dovuto smentire “categoricamente” l’ipotesi di una possibile allerta tsunami circolata nella zona interessata dal terremoto.

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