Il sequestro dell'azienda di Reggio Calabria
1 minuto per la letturaREGGIO CALABRIA – I carabinieri del Noe di Reggio Calabria, coadiuvati dai colleghi della Stazione di Gioia Tauro, hanno arrestato, in flagranza di reato, C.G., di 57 anni, titolare dell’azienda Ecorad che si occupa della gestione di rifiuti.
Secondo l’accusa, l’azienda, che era stata sequestrata nei primi giorni di agosto per violazioni in materia ambientale, ha continuato lo stesso a svolgere le proprie attività, ricevendo e trattando i rifiuti conferiti, in particolare carta, cartone e materie plastiche. In particolare, durante un controllo, i militari hanno notato che sul cancello dell’azienda era stato posizionato un cartello nel quale era scritto che l’attività era chiusa per problemi tecnici.
All’interno, però, si vedevano alcuni operai intenti a lavorare i rifiuti. I carabinieri, insospettiti, hanno deciso di verificare cosa stesse accadendo, constatando che si stava tranquillamente lavorando, i cartelli del sequestro erano spariti e lo stato dei luoghi si presentava molto diverso rispetto a quello cristallizzato al momento del primo sequestro.
I militari non hanno potuto fare altro che dichiarare in stato di arresto il titolare dell’azienda con l’accusa di avere violato i sigilli, aggravata dal fatto di essere anche il custode delle cose sequestrate. Inoltre, gli è stato contestato il reato di gestione illecita di rifiuti.
Il magistrato di turno alla Procura della Repubblica di Palmi ha disposto la misura degli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo. L’azienda è stata nuovamente sequestrata.
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