Il sequestro di un depuratore
1 minuto per la letturaREGGIO CALABRIA – I militari della Guardia Costiera di Reggio Calabria hanno posto sotto sequestro preventivo 14 impianti di depurazione acque reflue comunali della provincia di Reggio Calabria, in esecuzione dei decreti emessi dal gip del Tribunale di Reggio Calabria, Maria Cecilia Vitolla, nell’ambito dell’operazione denominata “Mala depurazione” coordinata dalla Procura di Reggio Calabria.
E’ stato nominato custode giudiziale di tutti gli impianti, con facoltà d’uso, il dirigente del Dipartimento 11 Ambiente della Regione Calabria, con obblighi di conformare urgentemente lo stato di fatto e di diritto degli impianti alle prescrizioni di legge e di regolamento applicabili in ragione delle violazioni contestate nei provvedimenti di sequestro, il tutto comunque entro e non oltre giorni 45 dalla notifica del provvedimento cautelare.
Complessivamente sono 53 le persone indagate, tra cui i dirigenti e funzionari delle società che nel tempo hanno gestito gli impianti, i sindaci dei Comuni dove sono ubicati gli impianti o quelli capofila per quelli consortili, i dirigenti degli uffici tecnici e lavori pubblici.
Tra gli indagati c’é anche l’attuale sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. Con lui anche gli ex sindaci di Reggio Calabria Demetrio Arena e Giuseppe Raffa. I reati ipotizzati a loro carico sono inadempimento di contratti di pubbliche forniture, omissioni di atti di ufficio, disastro ambientale, getto pericoloso di cose ed attività di gestione non autorizzata di rifiuti, con smaltimento illecito degli stessi.
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