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REGGIO CALABRIA – L’omicidio di Fortunato Fortugno, morta in seguito alla sparatoria avvenuta nella tarda di venerdì in cui ignoti hanno sparato contro l’auto in cui si trovava la donna appartata in auto con Demetrio Lo Giudice (53) elemento di spicco dell’omonima cosca di ‘ndrangheta (LEGGI LA NOTIZIA), ha destato grande preoccupazione nella comunità. Da parte degli inquirenti, intanto, proseguono le indagini alla ricerca del movente dell’omicidio.
Al momento nessuna ipotesi investigativa viene esclusa anche se il profilo dell’uomo ferito potrebbe far pensare ad un’azione della criminalità organizzata, ma il fatto che al momento dell’agguato fosse insieme alla donna fa prendere in considerazione anche la pista passionale alla quale gli investigatori attribuiscono importanza equivalente a quella della criminlità organizzata. Tra l’altro, il fatto che l’agguato sia scattato in un momento di intimità, fa ritenere che Lo Giudice si sentisse tranquillo e non temesse un attacco.
Intanto proseguono i rilievi sul luogo del delitto dove non sono stati trovati bossoli, segno che è stata usata una rivoltella, e gli interrogatori di familiari e amici delle vittime.
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