Un intervento dei vigili del fuoco
1 minuto per la letturaSAN PROCOPIO (REGGIO CALABRIA) – Quattordici alberi secolari di ulivo sono stati bruciati all’interno di una proprietà del testimone di giustizia Domenico Luppino nel Comune di San Procopio. Altre quattordici hanno resistito al tentativo che pure era stato messo in atto.
Si tratta dell’ultimo di una lunga serie di atti intimidatori condotti da ignoti contro Luppino negli ultimi anni. Il fatto è stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato indagini. Luppino, ex sindaco di Sinopoli, ha subito numerosi attentati intimidatori, tra i quali un’esplosione alla cappella di famiglia e vari incendi contro sue proprietà.
«Se dicessi che il gesto delittuoso mi lascia sorpreso – ha detto Luppino all’Ansa – mentirei spudoratamente. Sono a quota 300 episodi intimidatori a mio danno. Se, invece, dicessi che la situazione in cui vivo mi preoccupa oltremodo direi esattamente ciò che penso. L’idea che mi sono fatto, in queste ultime tre festività natalizie passate da scortato, ed evidentemente l’idea non è solo mia, è che di me ci sono individui che non riusciranno mai a dimenticarsene. Ma dirò di più. Mi sono convinto che l’interesse dello Stato nei confronti di uno dei 78 testimoni di giustizia del nostro Paese, è piuttosto di facciata e non già di sostanza. Del resto non potrei pensare diversamente visto che i segnali che provengono dal territorio sono tutt’altro che incoraggianti».
«Così come è chiaro – ha concluso il testimone di giustizia – il disinteresse da parte dello Stato che da oltre un decennio non è riuscito a trovare una sede agibile per la locale stazione dei Carabinieri, attualmente ospite della Stazione di Sant’Eufemia d’Aspromonte».
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