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BRUZZANO ZEFFIRIO (REGGIO CALABRIA) – La strada buia, niente luci sulla bicicletta né abbigliamento catarifrangente, l’automobilista non ha neppure frenato perché non ha visto che sulla SS 106 all’altezza del bivio di Bruzzano Zeffirio un uomo stava pedalando in sella a una vecchia “Graziella”. L’impatto con l’autovettura, una Mercedes classe A condotta da un 46enne, è stato fatale per Roberto Latella, di 66 anni, che è deceduto sul colpo per un trauma alla testa. Non aveva neanche il caschetto. E’ accaduto la sera di venerdì scorso, intorno alle ore 19.30. La vittima procedeva sulla 106 in direzione Taranto. Il ciclista è stato travolto dall’automobile, che proveniva in direzione Taranto-Reggio.
Il conducente dell’autovettura si è fermato a prestare soccorso, ha anche tastato il polso del ciclista, ma non c’è stato nulla da fare per il malcapitato. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Bianco, diretta dal capitano Ermanno Soriano, che hanno effettuato i rilievi del caso per ricostruire l’esatta dinamica. Dalle prime ricostruzioni, in ogni caso, pare che l’autovettura non procedesse neanche a velocità eccessiva. Di certo c’è che la strada era buia, che la bicicletta non era dotata di nessun tipo di illuminazione.
Sull’asfalto non sono state rilevate tracce di frenata, il che confermerebbe che l’automobilista non si sia accorto a causa della scarsa visibilità della presenza della bicicletta. Il conducente è risultato negativo ai test per l’assunzione di alcol e di stupefacenti. L’automobilista è indagato per omicidio colposo, un atto dovuto, ma pare non vi sia alcun elemento per ipotizzare l’omicidio stradale. La vittima, nato a Messina e originario di Reggio, aveva affittato una casa a Ferruzzano. Era insegnante e aveva effettuato supplenze un po’ in tutta Italia. La moglie, nipponica, si trovava in Giappone.
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