Immigrati nella tendopoli
1 minuto per la letturaSAN FERDINANDO (REGGIO CALABRIA) – Tutto rinviato a data da destinarsi, quasi certamente il prossimo anno. É stato sospeso il trasferimento, previsto per stamattina, dei migranti della vecchia tendopoli, con annessa baraccopoli, realizzata nel 2011 nell’area industriale di San Ferdinando.
I circa 150 migranti che ancora vi alloggiano (il numero è in costante crescita con l’arrivo degli stagionali dal foggiano, dal casertano e dalla Sicilia) hanno detto chiaramente che non intendono spostarsi. Vogliono case non tende e lo hanno ribadito stamattina ai funzionari della Questura ed al Commissario ed al sindaco di San Ferdinando, Andrea Tripodi.
A nulla sono valsi i richiami ai pericoli costanti di mancanza di igiene, di infiltrazioni di acqua o del rischio incendi fatti dal questore vicario di Reggio Calabria, Roberto Pellicone. Niente da fare: loro da lì non vogliono andar via. A quel punto le scelte erano due: o tentare di usare la forza o la ragionevolezza, con il rinvio del trasferimento. Si è optato per questa seconda scelta. Tutto resterà così com’è.
Altri migranti, invece, si sono messi in fila per andare ad abitare all’interno di un capannone industriale preso in fitto dal Comune per allargare l’accoglienza a chi viene nella Piana sperando di trovare lavoro nella raccolta degli agrumi. Resterà in piedi, quindi, la vecchia tendopoli nella quale si stima arriveranno da qui a poco almeno un migliaio di persone.
Gli spazi realizzati dalla Protezione civile, che ha allestito un centro di assistenza che ospita 480 persone, sono ormai saturi. Stessa cosa per il capannone attrezzato, che ha una capienza di 250 posti letto. Per il trasferimento si attendono aspettano tempi migliori, con la speranza che finalmente l’apparato delle forze in campo si organizzi meglio e per tempo.
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