Una piantagione di marijuana
2 minuti per la letturaGIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA) – Tre piantagioni di canapa sono state individuate e sequestrate in poche ore in provincia di Reggio Calabria.
Due sequestri sono stati effettuati dai Carabinieri del gruppo di Locri. In particolare, i Carabinieri della stazione di Locri, unitamente ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno rinvenuto, nelle aree demaniali site in località “Ferraro” nel comune di Siderno, una piazzola adibita a coltivazione di canapa indiana con 500 piante di altezza superiore a un metro, particolarmente rigogliose, ben occultate tra la fitta vegetazione ed irrigate attraverso un tubo in pvc lungo 150 metri, collegato alla rete idrica pubblica.
Nel secondo caso, i Carabinieri della Stazione di San Luca,sempre con i colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” hanno rinvenuto, su un’area demaniale in localita’ “Vorea”, una piazzola adibita a coltivazione di canapa indiana con 400 piante interamente estirpate, ben occultate tra la fitta vegetazione e diversi sacchi di cartoni colmi di infiorescenze di cannabis per un peso complessivo di circa 25 chilogrammi.
Infine, il terzo sequestro è stato effettuato dai Carabinieri della compagnia di Gioia Tauro, diretta dal Capitano Gabriele Lombardo, i quali hanno arrestato a Rosarno, in contrada Piano delle Vigne, in flagranza di reato, Giuseppe Pratticò, di 76 anni, sorpreso a coltivare, su un terreno di sua proprietà, una piantagione con oltre 60 piante di canapa indiana, dell’altezza media di 2,5 metri in pieno stato vegetativo.
La piantagione era stata realizzata in una piccola serra costruita artigianalmente ed avrebbe fruttato illeciti profitti per un valore di oltre 10.000 euro. La sostanza stupefacente sarà inviata al Ris di Messina per le analisi tossicologiche del caso, mentre l’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari.
Nella stesa giornata i Carabinieri della stazione di Gioia Tauro hanno arrestato in flagranza di reato Clemente Cedro, di 66 anni, perché, nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari, è stato sorpreso in strada, pur non essendone autorizzato. Anche Cedro, al termine delle formalità di rito, è stato nuovamente sottoposto ai domiciliari.
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