Uno sbarco di migranti
2 minuti per la letturaScattate le operazioni di accoglienza: a bordo donne gravide e bambini ammalati
REGGIO CALABRIA – Ancora sbarchi, ancora emergenza e ancora polemiche politiche. Con i porti siciliani e campani ormai allo stremo da mesi, continua inarrestabile l’ondata di arrivi di migranti sulle coste italiane: in totale ne sono stati accolti solo oggi quasi 4mila. Questa mattina a a Reggio Calabria è infatti arrivata la nave Vos Hestia, con a bordo ben 1065 persone. A Corigliano Calabro, nel Cosentino, ecco invece l’imbarcazione “Aquarius” con 1035 passeggeri circa. Qui, dato preoccupante, si tratta già del quarto maxi sbarco da inizio anno solare. Sempre nella giornata di oggi, un gruppo di migranti è stato invece abbandonato su una spiaggia del Vibonese (LEGGI).
A Reggio, dunque, sono 1.066 i migranti arrivati stamani nel porto di Reggio Calabria a bordo della nave della Ong «Save the Children» «Vos Hestia».
Il gruppo è composto da 835 uomini, 231 donne. Tra loro 296 minori, 55 dei quali accompagnati. Al momento, tra i profughi, vengono segnalati sei casi di varicella. Il timore è che possano infettati anche altri profughi, soprattutto le donne in stato di gravidanza ed i bambini. Segnalati 250 casi di scabbia, e una ventina di disturbi intestinali. Sei donne sono in stato di gravidanza. Tutte primigravide, e non è escluso siano state oggetto di violenza durante il lungo viaggio, per alcune durato oltre tre mesi, o in territorio libico. Per una donna somala, all’ottavo mese di gravidanza con flebite, edema bilaterale alle caviglie e ferita infetta alla mano destra, si è reso necessario il trasbordo su un’altra nave per il necessario ricovero in ospedale.
I 1.066 migranti giunti a Reggio, provengono in massima parte dall’Eritrea, dal Bangladesh, dalla Somalia e da diverse nazioni delle regioni sub sahariane. Attenzione rivolta a quattro minori: un neonato di 4 giorni, apparentemente in buona salute e un bambino libico di 10 mesi affetto da danno cerebrale ipossico postpartum, in condizioni stabili, un altro neonato di un mese e mezzo, ed un bambino eritreo di tre anni con esiti di frattura, non trattata, della gamba destra con esiti deformanti.
A terra, già dal primo mattino è risultato operativo il sistema di accoglienza e di primo soccorso che vede impegnati, Prefettura di Reggio Calabria, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Comune di Reggio Calabria, Polizia Provinciale, Capitaneria di Porto, Usmaf, 118 Azienda Ospedaliera, Croce Rossa Italiana, Coordinamento ecclesiale Migranti della Caritas e da varie altre associazioni di volontariato. Per i casi di scabbia, la Protezione civile regionale ha allestito il sistema di docce pressurizzate per il trattamento dermatologico. Pronto il Piano di riparto che prevede, per la prima volta, il trasferimento di un gruppo di 100 migranti in Sicilia, 50 ad Agrigento, 25 ad Enna e 25 a Messina.
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