Una pattuglia dei carabinieri
1 minuto per la letturaREGGIO CALABRIA – Tra Roma, Napoli, Reggio Calabria, Spoleto, Rieti e Lecce, nonché in Spagna e a Panama, i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Roma, con la collaborazione della Guardia Civil Spagnola, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Roma su richiesta della procura della Repubblica di Roma – Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 54 persone, indagate a vario titolo di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, traffico e detenzione illegale di stupefacenti con l’aggravante delle modalità mafiose.
Al centro del traffico di droga ci sarebbero stati i referenti delle cosche calabresi della ‘ndrangheta, ed in particolare dei clan del Reggino.
L’operazione è frutto di un’indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo di Roma che ha portato all’individuazione di un’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti attiva nel quartiere capitolino di Montespaccato, dove l’organizzazione, secondo quanto emerso dalle indagini, ha imposto la propria egemonia nel traffico di ingenti quantitativi di cocaina, marjuana ed hashish.
Un secondo gruppo criminale, come fanno sapere i carabinieri, era dedito al traffico di stupefacenti e attivo nei quartieri romani di Torrevecchia, Primavalle, Casalotti e Borgata Ottavia: tra i membri un uomo di origine calabrese stabilitosi da tempo a Roma, ritenuto contiguo alla ‘ndrina Filippone-Bianchino-Petulla, operativa a Cinquefrondi e Melicucco (Reggio Calabria), federata alla ‘ndrina Bellocco di Rosarno.
Nel corso delle indagini sono stati sequestrati dai carabinieri quintali e quintali di droga che giungevano in Italia nascosti all’interno della struttura metallica di particolari macchinari, per un valore sul mercato di oltre un miliardo e trecento milioni di euro.
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