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Giuseppe Giampaolo

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LOCRI (REGGIO CALABRIA) – Il processo Crimine si è chiuso in modo definitivo con la Sentenza della Corte di Cassazione del 17 giugno 2016 (LEGGI) ed ora si procede con l’esecuzione dei mandati di cattura per chi è stato condannato. In quest’ottica è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di San Luca Giuseppe Giampaolo alias “Peppinu u russeddu”, considerato il boss di una ‘locale’ di ‘ndrangheta della locride.

Giampaolo, 80 anni, era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, in seguito a una condanna a 9 anni di reclusione per associazione di tipo mafioso inflitta nell’ambito del processo conseguente all’operazione “Crimine”.

LEGGI I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE CRIMINE
E DEI SUCCESSIVI PROCESSI NEL FASCICOLO
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Giampaolo dovrà scontare, salvo eventuali provvedimenti dovuti all’età avanzata, presso la Casa Circondariale di Locri il residuo della pena di 3 anni e 10 giorni di reclusione.

Le indagini dell’epoca, condotte dai Carabinieri, hanno consentito di accertare l’esistenza di una locale di ‘ndrangheta a San Luca nell’ambito della quale Giampaolo ha rivestito secondo i giudici la qualifica di «capo e organizzatore, dirigendo e organizzando il sodalizio, assumendo le decisioni più rilevanti, impartendo le disposizioni o comminando sanzioni agli altri associati a lui subordinati, decidendo e partecipando ai riti di affiliazione curando rapporti con le altri articolazioni dell’associazioni, dirimendo contrasti interni ed esterni al sodalizio». 

GUARDA LE MAPPE CON L’ORGANIZZAZIONE 
DELLE COSCHE DI ‘NDRANGHETA IN CALABRIA

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