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Un accertamento della Guardia di Finanza

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REGGIO CALABRIA – Secondo quanto appurato dalla Guardia di finanza di Reggio Calabria, che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, un imprenditore del settore della distribuzione alimentare avrebbe preteso dai propri dipendenti la firma a titolo di quietanza di buste paga per valori superiori a quelli realmente pagati.

L’uomo è accusato di estorsione ai danni dei propri dipendenti. Il provvedimento restrittivo, emesso dal giudice per e indagini preliminari di Reggio Calabria, Antonino Laganà, trae origine da un’indagine condotta dalle Fiamme gialle sotto le direttive del pubblico ministero della Procura della Repubblica Roberto Di Palma dalla quale è emerso che l’imprenditore, nella qualità di amministratore unico di una società che gestiva alcuni supermercati, approfittando dello stato di bisogno di tre dipendenti, li avrebbe costretti, minacciandone il licenziamento se si fossero rifiutati, a sottoscrivere a titolo di quietanza e ricevuta di pagamento buste paga di importo superiore rispetto a quello effettivamente liquidato, procurandosi così un ingiusto profitto.

I finanzieri sono giunti alla scoperta del comportamento illecito dell’imprenditore nell’ambito di un’indagine su presunte irregolarità nella concessione di incentivi da parte dell’Unione europea per l’avviamento al lavoro di persone svantaggiate conclusasi con la segnalazione all’autorità giudiziaria dello stesso imprenditore e di altri soggetti per diverse ipotesi di reato.

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