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Un sequestro dei carabinieri

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REGGIO CALABRIA – I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito il sequestro preventivo dell’impresa edile di Antonio Calabrese, di 58 anni, e del relativo patrimonio aziendale.

Il provvedimento scaturisce da ulteriori indagini seguite alle operazioni “Sansone” eseguite dal Ros e dal Nucleo investigativo di Reggio nei confronti 28 persone ritenute contigue alle cosche Condello, Buda-Imerti, Zito-Bertuca e Garofalo operanti a Reggio, Villa San Giovanni, Campo Calabro, Fiumara di Muro e tutto il territorio nazionale ed estero.

In quel contesto era stata sequestrata l’impresa edile di Pasquale Calabrese (64), fratello di Antonio, perché ritenuta «impresa mafiosa» strumentalizzata per l’infiltrazione della cosca Bertuca nel settore delle attività economiche del comprensorio di Villa San Giovanni.

Dalle ulteriori indagini sarebbe emerso la commistione tra le ditte, quindi con una riconducibilità delle imprese in un unico centro direzionale. Il valore della società è di 1,5 milioni di euro.

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