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Il palazzo di giustizia di Torino

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CI SONO 23 indagati, ottantaquattro capi d’accusa e un risvolto che riguarda i rapporti fra ultras della Juventus e personaggi legati alla ‘ndrangheta. Si è chiuso così un nuovo filone di indagine coordinato dalla procura di Torino sulla presenza della criminalità organizzata di matrice calabrese in Piemonte.

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SUI RAPPORTI TRA ‘NDRANGHETA E JUVENTUS

Lo scorso luglio un blitz congiunto di polizia, carabinieri e guardia di finanza aveva portato a sedici arresti. Gli inquirenti ritengono di avere individuato i componenti di almeno nove “locali” (le articolazioni territoriali della ‘ndrangheta) di cui uno di relativamente recente costituzione a Santhià (Vercelli).

IL SUICIDIO DEL TIFOSO TESTIMONE
DEL PROCESSO E I LEGAMI CALABRESI

L’avviso di chiusura indagini elenca vicende di estorsioni, minacce, incendi, danneggiamenti, un sequestro di persona. C’è poi anche un capo d’accusa contestato a un ex esponente della tifoseria organizzata della Juventus: a partire dal 2009 l’uomo avrebbe messo in contatto due presunti affiliati alla ‘ndrina Pesce Bellocco con dirigenti dei settori sicurezza e biglietteria della società bianconera per procurargli «opportunità di tipo economico» nella vendita di biglietti e di gadget.

L’ex ultras avrebbe organizzato un provino per un giovane e si sarebbe attivato per permettere a un personaggio di seguire in tribuna delle partite della Juventus. Sui legami fra cosche e ambienti della curva juventina gli inquirenti hanno svolto altri accertamenti.

Lo scorso 25 ottobre, il presidente Andrea Agnelli (LEGGI LE DICHIARAZIONI) ha spiegato che «la procura ha avviato un’indagine su alcune famiglie ritenute appartenenti alla ‘ndrangheta e contesta il loro tentativo di infiltrazione nel bagarinaggio, ma nessun dipendente o dirigente della società è indagato. La Juventus non ha mai dato biglietti omaggio o fatto regalie a gruppi del tifo organizzato. Abbiamo sempre operato nella piena condivisione e collaborazione con le forze dell’ordine e della sicurezza; la società, pertanto, adotta ogni iniziativa a sua tutela».

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