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Salvatore Tafaria alla vista dei poliziotti si era inizialmente dato alla fuga. L’uomo che era con lui è riuscito a far perdere le sue tracce. Era stato condannato a 24 anni di carcere

GENOVA – Andava in giro per i vicoli di Genova con addosso una pistola Th. Kommer 6.35 con colpo e un coltello a scatto. Per questo ieri sera Salvatore Tafaria, 51 anni, originario di un paesino in provincia di Reggio Calabria, è stato arrestato dai poliziotti del commissariato Centro.

L’uomo nel 1985 aveva sparato e ucciso un vigile urbano a Canolo (Reggio Calabria). Condannato in appello a 24 anni di reclusione, era uscito nel 2006 grazie all’indulto.

Ieri sera, in vico Pepe, alla vista dei poliziotti ha provato allontanarsi insieme ad un’altra persona. È stato bloccato mentre tentava di disfarsi della pistola. Addosso aveva anche un coltello a scatto. Nessuna traccia dell’amico, spartito nei vicoli.

Le perquisizioni svolte nell’auto, sulla moto e nell’abitazione dell’arrestato, nel quartiere Rivarolo, hanno permesso di rintracciare di sequestrare 2 manganelli telescopici, 20 munizioni nascoste in casa, di cui 17 dello stesso calibro della pistola. In particolare, a 3 delle 17 cartucce era stata forata l’ogiva in modo da accrescerne il potenziale offensivo al momento dell’impatto.

Oltre al fermo per i reati di alterazione della matricola e ricettazione, l’uomo è stato denunciato per i reati di detenzione e porto abusivo di armi e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. Le indagini dei poliziotti proseguono per cercare di scoprire per quale motivo l’uomo girasse armato.

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