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L'area di Bivongi a rischio alluvione

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BIVONGI (RC) – Un’isola ecologica costruita dentro un fiume e progressivamente trasformata in una dicarica. E alla prima piena tutto va giù, tirato via dalla forza dell’acqua ingrossata, come accaduto ieri.

Tutto questo a Bivongi, all’ingresso del borgo, dove ieri gli argini del fiume si sono rotti per le forti piogge, minacciando il quartiere interamente costruito sulla fiumara dello Stilaro.

A denunciare cosa si nascondeva dietro il campetto da gioco del quartiere è stata la Protezione civile calabrese, che ieri ha effettuato un sopralluogo nella zona. Non c’è solo il rischio idrogeologico, molto alto in tutta la zona perché non ci sono argini che potrebbero fermare la forza della piena, ma c’è soprattutto quell’isola ecologica, con tanto di cassoni in acciaio, posizionata lì dove il fiume scorre.

Isola ecologica che, con il passare del tempo, è diventata una discarica a cielo aperto, puntualmente ripulita dalla piene del fiume. Per la protezione civile il rischio alluvione è altissimo, stessa cosa per quello ambientale. «Tutto quello che abbiamo visto – ha detto il dirigente della Prociv Carlo Tansi – sarà segnalato all’autorità giudiziaria».

L’EDITORIALE: CARENZE ALLA PROTEZIONE CIVILE, UNA GRANDE OCCASIONE PER ESSERE SERI

Non è la prima volta che la Protezione civile lancia l’allarme per la condizione dei fiumi e dei corsi d’acqua calabresi. Poco tempo fa Tansi aveva lanciato un appello per la bonifica (LEGGI), ma tutto era rimasto bloccato per la cerenza di fondi (LEGGI). Lo stesso Tansi ha anche denunciato i problemi della Protezione civile calabrese, causati dalla troppa burocrazia, fino ad affermare di essere pronto a dimettersi (LEGGI). Una protesta rientrata dopo pochi giorni (LEGGI).

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