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SEMINARA (REGGIO CALABRIA) – Era latitante dal quattro anni e ora i carabinieri hanno arrestato all’alba, a Seminara, Antonio Pelle, di 28 anni, originario di Benestare, inserito nel programma dei cento latitanti più pericolosi e destinatario di un mandato di cattura in ambito Schengen.
Pelle è ritenuto elemento di spicco della cosca di ‘ndrangheta Vottari alias “frunzu” e Giorgi alias “Suppera” attiva nella locride tra San Luca, Benestare e Bovalino e con ramificazioni in tutta la provincia di Reggio Calabria e in altre provinciale italiane.
Il latitante, bloccato dai militari del Comando provinciale di Reggio Calabria e da quelli dello Squadrone eliportato cacciatori era irreperibile dal 2012 quando era sfuggito all’arresto nell’ambito dell’operazione denominata “Good Luck” portata a termine a Roma ed era ricercato per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, associazione a delinquere di tipo mafioso e concorso in detenzione di sostanze stupefacenti.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti Pelle, avrebbe tentato di sfuggire alla cattura nascondendosi sul tetto dell’abitazione all’interno della quale si era rifugiato, ma è stato individuato.
Pelle è destinatario di due ordinanze di custodia cautelare emesse dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, per traffico internazionale di droga.
Alla conferenza stampa che ha svelato i dettagli sulla cattura di Pelle erano presenti tra gli altri il comandante provinciale Lorenzo Falferi e il comandante del reparto operativo Vincenzo Franzese. I quali hanno spiegato che Pelle, al momento della cattura, non era armato e non ha opposto resistenza, si trovava in un’abitazione di contrada Sant’Anna di proprietà di Antonio Penna, di 48 anni, noto alle forze dell’ordine per piccoli precedenti e che è stato arrestato per favoreggiamento.
Penna, in casa assieme alle sue due figlie, non risulterebbe legato alla criminalità organizzata.
Secondo gli investigatori il latitante di Benestare, elemento di spicco della cosca Vottari si trovava solo di passaggio nella Piana di Gioia Tauro dal momento che si ritiene sia la locride il luogo dove si sarebbe nascosto negli ultimi quattro anni.
Nel 2007 era stato arrestato nell’ambito delle operazioni che seguirono la strage di Duisburg collegata alla alla faida di San Luca tra i Pelle-Vottari e i Nirta-Strangio.
Il colonnello Falferi, nel corso dell’incontro con i giornalisti, ha sottolineato «le capacità maturate dalle stazioni in grado di rilevare le anomalie sui territori» mettendo in evidenza l’apporto fornito dallo Squadrone eliportato Cacciatori per il buon fine dell’operazione.
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