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Attilio Berlingieri, di Rosarno e considerato anche vicino a un clan di ‘ndrangheta, ha ucciso la donna sparandole due colpi di pistola al petto
MONZA – Non sopportava la fine della sua relazione e di essere stato denunciato per lesioni. Sarebbe questo il movente che ha portato il 56enne pregiudicato di Rosarno Attilio Berlingeri a sparare due colpi mortali al torace della ex convivente 64enne Carmela Aparo, ieri sera in un parcheggio a Seregno (Monza). Arrestato in flagranza di reato per omicidio volontario aggravato da futili motivi e possesso illegale di armi, Berlingeri è ora in carcere a Monza in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
Catturato a Cinisello Balsamo solo due ore dopo l’agguato mortale grazie al coordinamento dei carabinieri di Seregno, Monza, Desio e Cinisello Balsamo, a quanto si apprende l’uomo ha dichiarato spontaneamente di aver sparato alla ex.
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, il fascicolo è coordinato dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Monza Alessandro Pepé, il 56enne è stato in cura per problemi psichiatrici presso il Cps dell’ospedale di Seregno. Un aspetto su cui gli investigatori stanno facendo accertamenti.
I due avevano alle spalle una lunga e difficile relazione, oltre ad avere in comune anche l’essere scampati ad un agguato in coppia, negli anni ’90. Secondo le ricostruzioni dei carabinieri di Monza, nell’aprile del 1992, due malviventi travestiti da carabinieri avevano fatto fuoco alla porta di casa della Aparo, originaria di Siracusa ma da anni residente a Seregno, ferendoli entrambi a braccio e spalla. Berlingeri, conosciuto dagli inquirenti come vicino al clan calabrese degli “Zingari”, ha alle spalle condanne per traffico di droga e violenze. La Aparo invece, nel 1989, è stata accusata di aver aggredito con un coltello una giovane che aveva mostrato interesse per il suo fidanzato.
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