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Armeni e la sua consorte nuovamente convocati dai carabinieri di Locri nell’ambito dell’inchiesta che aveva portato all’annuncio del ritiro della squadra dal campionato di Serie A di calcio femminile
LOCRI (REGGIO CALABRIA) – L’ex presidente dello Sporting Locri Ferdinando Armeni e la moglie sono stati sentiti stamani dai carabinieri di Locri nell’ambito delle indagini avviate dopo la denuncia di minacce subite dallo stesso Armeni che lo hanno portato a lasciare la squadra di calcio a cinque femminile che milita in serie A insieme a tutta la dirigenza. Nel pomeriggio sarà sentita la cognata dell’ex presidente.
Armeni e la moglie non sono indagati ma sono stati accompagnati dal loro legale, l’avvocato Sabrina Rondinelli.
Secondo quanto si è appreso, i carabinieri hanno voluto ascoltare nuovamente Armeni per chiarire alcuni dettagli. Gli investigatori stanno indagando su più fronti, anche sui rapporti personali e familiari dell’uomo. All’uscita Armeni si è detto sereno auspicando che gli investigatori identifichino quanto prima gli autori delle minacce. «Armeni e la moglie – ha detto l’avv. Rondinelli – hanno risposto tranquillamente a tutte le domande rivolte loro dai carabinieri su delega della Procura e sono fiduciosi sull’esito dell’inchiesta». In seguito alle minacce ricevute, Armeni aveva annunciato il ritiro della squadra dal campionato. Ciò aveva provocato una reazione del mondo sportivo, con il presidente federale Carlo Tavecchio in testa (LEGGI), e politico, che ha portato alla cessione della società ad altri imprenditori che stanno continuando regolarmente l’attività.
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