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Diversi i servizi effettuati dalle forze dell’ordine nei quartieri ritenuti più a rischio per infiltrazioni della criminalità organizzata

REGGIO CALABRIA – Blitz nella notte della Polizia di Stato in alcuni quartieri ad alta densità mafiosa di Reggio Calabria dopo i fatti di sangue e gli attentati verificatisi negli ultimi giorni in città.

Oltre 100 uomini della Polizia di Stato hanno effettuato, nella frazione Gallina, dove nei giorni scorsi si è verificato un omicidio, numerose perquisizioni nei confronti di soggetti ritenuti inseriti in alcune delle più agguerrite cosche di ‘ndrangheta. Le attività si sono estese anche nei quartieri limitrofi di Arangea, Saracinello, Cannavò.

Ai controlli, che proseguono da giorni, hanno partecipato investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria, degli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, dei Cinofili della Polizia di Stato, del Reparto Prevenzione Crimine di Siderno e del V Reparto Volo.

L’operazione -precisa la Questura – si inquadra in un più ampio dispositivo frutto delle strategie di aggressione ai sodalizi mafiosi elaborate in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, a fronte dei recenti episodi di sangue che hanno caratterizzato la città di Reggio Calabria.

Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha svolto analoghi servizi, con impiego massiccio di uomini, in altri quartieri sensibili, quali quelli di Pellaro ed Archi.

Le attività hanno consentito di procedere al controllo di circa 200 persone, nonché 113 veicoli. Sono stati effettuati 20 posti di blocco ed eseguite oltre una cinquantina di perquisizioni personali e domiciliari. I controlli hanno consentito di procedere, tra le altre cose, all’arresto di 3 pregiudicati, di cui un cittadino georgiano resosi latitante, in quanto destinatario di un provvedimento restrittivo della libertà personale per associazione a delinquere; di un cittadino bulgaro per fabbricazione e possesso di documenti di identificazione falsi; di un cittadino italiano responsabile di atti persecutori e lesioni personali.

Attività analoghe sono state portate a termine dai Carabinieri che hanno arrestato cinque persone (LEGGI).

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