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BADOLATO (CZ) – Si è concluso il lavoro della commissione di accesso al Comune di Badolato (Catanzaro), disposta dal prefetto Raffaele Cannizzaro dopo l’operazione della Dda di Catanzaro che aveva visto tra gli indagati anche il sindaco della cittadina, Giuseppe Nicola Parretta. La commissione era stata nominata lo scorso 28 agosto, con una prima delega di tre mesi poi rinnovata per consentire il completamento delle verifiche sugli atti amministrativi. I commissari, secondo quanto apprende l’Agi, hanno consegnato al prefetto la relazione conclusiva.
La Dda di Catanzaro aveva chiesto l’arresto per il primo cittadino, ma il gip ha ritenuto di non concederlo. Secondo gli inquirenti, il sindaco avrebbe avuto il sostegno elettorale del clan ricambiandolo con favori e con una gestione del servizio tecnico comunale favorevole agli interessi del gruppo. Tutto questo insieme ad una serie di società delle quali Parretta avrebbe fatto parte e ritenute in odore di ‘ndrangheta. A questo punto occorrerà attendere la decisione su un possibile commissariamento, mentre proprio oggi i carabinieri hanno tratto in arresto un latitante dell’operazione “Itaca”, Cosimo Damiano Gallace, figlio del boss Vincenzo, ed irreperibile proprio dal giorno del blitz.
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