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A Reggio un uomo è stato arrestato dopo essere stato accoltellato dai nipoti. Una volta rifugiatosi nella caserma si è scoperto che aggrediva la madre dei ragazzi
La notte dell’11 luglio 2024 un uomo è aggredito dai nipoti che lo assalgono a calci e pugni fino ad accoltellarlo con un coltello a serramanico. L’ultimo atto, con l’arma, mentre tentava di scappare verso la caserma dei Carabinieri per mettersi in salvo. Tempestivo l’intervento dei militari all’interno della stazione di Taurianova che sono riusciti a bloccare l’emorragia dell’uomo ferito e ad arrestare i due ragazzi. Due giovani, incensurati, nipoti dell’uomo aggredito, identificati grazie ai filmati delle telecamere di videosorveglianza in strada.
Immediatamente dopo l’accaduto però, dagli accertamenti effettuati è emersa un’altra realtà ben diversa. Anni di molestie e violenze fatte dall’uomo aggredito (ora arrestato) nei confronti della sorella, madre dei due ragazzi, suoi nipoti che hanno compiuto il gesto e lo hanno accoltellato. Da sei anni, infatti, la donna era costretta sottostare a danneggiamenti, aggressioni fisiche e verbali, minacce continue da parte del fratello. L’uomo inoltre da tempo aveva sviluppato una dipendenza dall’alcool. Un calvario pauroso confermato anche da amici e familiari della donna, che, sentiti dai Carabinieri, hanno fornito un quadro preciso sulla sua condizione di disagio, soggezione ed avvilimento della vittima.
L’UOMO ARRESTATO PERCHE’ AGGREDIVA LA MADRE DEI NIPOTI CHE LO HANNO ACCOLTELLATO
Secondo quanto raccontato ai carabinieri, l’uomo in passato aveva più volte giurato di uccidere i propri parenti. Tanto da arrivare, in un frangente, a presentarsi sotto la loro abitazione armato di ascia, intimandogli che gli avrebbe tagliato la testa. Fino ad arrivare ai fatti della notte dell’11 luglio che sarebbero scaturiti dalla condotta dell’uomo: il pomeriggio precedente, si era presentato in casa della sorella, pretendendo soldi. Al rifiuto della donna, aveva colpito il nipote e poi si era sfogato contro la donna, picchiandola e spingendola a terra.
Sulla base di tutti gli elementi di prova raccolti, il Tribunale di Palmi ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’uomo. Lo stesso ora dovrà attendere il processo agli arresti domiciliari perché, ai Carabinieri che gli stavano notificando il divieto di avvicinamento alla persona offesa, aveva detto loro di stare tranquilli, perché era lui che non voleva avvicinarsi alla sorella. Aveva poi aggiunto, con un sorriso sinistro, che, se si fosse avvicinato alla consanguinea, sarebbe stato per l’ultima volta.
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