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1 minuto per la letturaI Carabinieri della compagnia di Gioia Tauro, in collaborazione con i militari del Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia, hanno scoperto quattro piantagioni di canapa nel Reggino.
I Carabinieri della compagnia di Gioia Tauro, in collaborazione con i militari del Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia, hanno scoperto quattro piantagioni di canapa nel territorio di San Pietro di Caridà. I terreni, nascosti nelle aree rurali della provincia, ospitavano circa 2.500 fusti di canapa indica, pronti a essere trasformati in una massiccia quantità di stupefacenti.
PIANTAGIONI DI CANAPA NEL REGGINO
Le piantagioni di canapa erano ben camuffate e strategicamente posizionate. La localizzazione è avvenuta, infatti, solo grazie alla visione dall’alto fornita dagli elicotteri, che hanno permesso di svelare la portata dell’operazione illegale. Le aree, celate alla vista e di difficile accesso, avevano implementato due distinti sistemi di irrigazione per garantire la crescita delle piante. In una delle piantagioni, inoltre, i coltivatori fornivano l’acqua attraverso un sistema complesso che includeva una vasca e un serbatoio, entrambi di circa 500 litri, utilizzando un tubo interrato collegato abusivamente al sistema idrico comunale. Le altre tre piantagioni, invece, utilizzavano un metodo diretto, attingendo acqua dal fiume attraverso tubazioni rudimentali.
Il numero delle piante rinvenute e distrutte, infine, includeva due varietà principali: arbusti che raggiungevano altezze comprese tra i 100 e i 250 centimetri e circa 1.200 esemplari della varietà “nana” con fusti di circa 70 centimetri. Questa vasta coltivazione avrebbe potuto generare circa 500mila dosi di droga, pronte per essere immessa nel mercato illecito.
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