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REGGIO CALABRIA – E’ di 28 arresti (23 dei quali in carcere e 5 agli arresti domiciliari) eseguiti e 11 società sequestrate il bilancio dell’operazione condotta dalle prime ore di stamattina, mercoledì 11 ottobre, dalla Polizia di Stato a Reggio Calabria in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale su richiesta della locale Procura della Repubblica diretta dal procuratore capo Giovanni Bombardieri. I destinatari dei provvedimenti sono accusati, a vario titolo, dei reati di associazione mafiosa, estorsione, tentato omicidio, detenzione illegale di armi, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti ed altro.
Contestualmente e’ stato eseguito il sequestro preventivo di 11 società riconducibili ad imprenditori indagati per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Le indagini, condotte dalla squadra mobile di Reggio Calabria sotto le direttive della Procura della Repubblica costituiscono il seguito (da qui il nome convenzionale Atto Quarto) delle operazioni Theorema – Roccaforte, Libro Nero e Malefix contro le cosche Libri, De Stefano e Tegano, che gia’ avevano portato all’emissione di misure cautelari.
Le ultime indagini, basate su intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, ma anche sulle dichiarazioni di un imprenditore vittima di estorsione, avrebbero consentito di accertare la perdurante operativita’ della cosca Libri non solo nella storica roccaforte costituita dal quartiere di Cannavo’ e zone limitrofe, ma anche la sua influenza nei quartieri di Condera, Reggio Campi, Modena, Ciccarello, San Giorgio, nelle frazioni di Gallina, Mosorrofa, Vinco e Pavigliana nonche’ nella zona centro di Reggio Calabria, porzione di territorio quest’ultima all’interno della quale sarebbero in vigore accordi spartitori con le consorterie De Stefano e Tegano.
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