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Un pericolo latitante di ‘ndangheta, ritenuto broker di cocaina, è stato arrestato in Spagna. E’ originario di Melito Porto Salvo, nel Reggino
FIRENZE – È stato arrestato nella città spagnola di Fuengirola, vicino a Malaga un 53enne originario di Melito di Porto Salvo (Reggio Calabria). E’ ritenuto uno dei più pericolosi ricercati italiani ed è stato individuato dopo una lunga latitanza.
Al momento dell’arresto, avvenuto nel pomeriggio dell’11 ottobre, era in possesso di documenti falsi. L’uomo è risultato svolgere l’attività di broker per conto della ‘ndrangheta, radicato in Toscana e operativo nel porto di Livorno.
Il 53enne è destinatario di due mandati di arresto europeo, emessi dall’autorità giudiziaria fiorentina, a seguito di due distinte ordinanze di custodia cautelare. Le stesse sono firmate dal gip di Firenze, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, e riguardano i reati di associazione per delinquere finalizzata all’importazione di sostanze stupefacenti e di importazione di ingenti quantitativi di cocaina. Circa ottocento chilogrammi di droga stipati in container frigo sono stati sequestrati). Provenievano dal Sud America. Coontestati all’uomo anche i reati di fabbricazione di documenti di identificazione validi per l’espatrio falsi, aggravata dalla finalità di commettere altri reati.
ARRESTATO IN SPAGNA PERICOLO LATITANTE E BROKER DELLA ‘NDRANGHETA
Al 53enne sono stati notificati due ulteriori mandati di arresto europeo in relazione a un ordine di esecuzione della pena per anni 14 e mesi 4 di reclusione. Erano stati inflitti per i reati di traffico illecito di sostanze stupefacenti e concorso in riciclaggio.
Risulta, al contempo, essere destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, per il reato di importazione di ingenti quantità di cocaina. Provvedimento emesso nel quadro di un coordinamento con quest’ufficio, assicurato con l’ausilio della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.
L’arresto, spiega il procuratore aggiunto di Firenze, Luca Tescaroli, è maturato grazie alla proficua sinergia investigativa. Tra i reparti coinvolti lo Scico della Guardia di Finanza e la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga. Ancora, il Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia – Progetto I-Can (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta), l’Udyco Centrai della Policia National spagnola e le Squadre Mobili di Firenze e Livorno.
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