Duomo di Reggio Calabria
1 minuto per la letturaA Reggio Calabria gli studenti torneranno a scuola dal 19 settembre, il sindaco Giuseppe Falcomatà ha firmato un’ordinanza che posticipa l’inizio dell’anno scolastico.
REGGIO CALABRIA- Una decisione che accontenta grandi e piccini. Il sindaco della città metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha infatti firmato una ordinanza con cui posticipa, per quanto riguarda gli istituti scolastici della città di Reggio Calabria, l’inizio dell’anno scolastico a giovedì 19 settembre, consentendo così a tutti di vivere appieno le festività mariane.
La scelta di posticipare l’apertura delle scuole è arrivata dopo una consultazione con i dirigenti scolastici e in seguito a numerose richieste da parte delle famiglie per consentire la partecipazione ad una ricorrenza particolarmente sentita dai cittadini. Una scelta che nasce, infatti, anche per evitare sovrapposizioni tra le attività scolastiche e gli eventi legati alle feste, permettendo a tutti di godere serenamente di questo periodo di festa. Un modo quindi per consentire anche ai bambini, ai ragazzi e alle famiglie di vivere a pieno i festeggiamenti mariani.
Quest’anno le celebrazioni per i festeggiamenti per la santa patrona di Reggio Calabria sono previste fino alla mezzanotte del 17 di settembre mentre la scuola ha inizio il 16 settembre. La decisione dell’amministrazione comunale è volta anche al fine di evitare sovrapposizioni o un eccessivo congestionamento del traffico veicolare per via delle strutture allestite per gli eventi previsti nel calendario dei festeggiamenti civili o delle celebrazioni religiose. L’Amministrazione comunale di Reggio Calabria ha così valutato l’opportunità di programmare l’apertura del ritorno a scuola degli studenti reggini per giovedì 19 settembre.
«Si precisa – fanno sapere dall’amministrazione comunale- che la decisione di procrastinare l’avvio dell’anno scolastico riguarda esclusivamente la piena fruibilità degli eventi previsti nel calendario delle festività mariane. Non ha nulla a che vedere con – evidenziano- le verifiche di vulnerabilità statica e sismica degli edifici scolastici».
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