Chiara Colosimo con i carabinieri di San Luca
4 minuti per la lettura«Inerzia totale» e la presidente della commissione antimafia, Chiara Colosimo, annuncia l’arrivo a San Luca della commissione di accesso agli atti dopo la decadenza dell’amministrazione del sindaco Bruno Bartolo.
SAN LUCA (REGGIO CALABRIA) – Nello storico giorno della commissione parlamentare antimafia a San Luca arriva l’ufficialità: nel comune aspromontano arriverà la commissione di accesso agli atti. L’ha annunciato la presidente della Commissione antimafia, Chiara Colosimo. «Il Ministero dell’Interno – ha detto- ha dato al prefetto di Reggio Calabria la possibilità di far insediare la commissione d’accesso in questo Comune».
Dunque, a San Luca arriveranno tre componenti della commissione di accesso agli atti. A loro il compito di passare al setaccio tutti gli atti amministrativi compiuti dall’amministrazione comunale dell’ormai ex sindaco di San Luca, Bruno Bartolo. Amministrazione quella dell’ormai ex sindaco, il cui mandato naturale è scaduto a giugno 2024, è giunta dopo ben nove anni di gestione prefettizia. Al momento, il comune di San Luca dall’11 giugno 2024, è retto dal commissario prefettizio dopo la mancata presentazione di liste.
GUARDA IL VIDEO COMPLETO DELLA CONFERENZA STAMPA DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA A SAN LUCA
«Quello che emerge dall’amministrazione di questo paese – ha detto Colosimo – è un’inerzia totale in tutti i fatti salienti e importanti dell’amministrazione pubblica. Dalla rete fognaria a quella idrica, arrivando all’illuminazione, fino a storie abbastanza surreali che riguardano l’area marcatale davanti al santuario della Madonna di Polsi. Abbiamo scelto di venire qui proprio a seguito dell’ennesima volta in cui libere elezioni in questo comune non si sono svolte». Ha detto la presidente della Commissione antimafia, in una veloce conferenza stampa.
Per i giornalisti, infatti, è stato possibile fare in tutto solo tre domande. Alla quarta domanda sull’inchiesta “Ducale” della Dda di Reggio Calabria la presidente Chiara Colosimo ha scelto di rispondere a metà. «Non commentiamo indagini in corso», precisando «anche questa che riguarda Reggio Calabria sono all’attenzione della Commissione parlamentare». L’operazione Ducale vede indagati Giuseppe Falcomatà (sindaco di Reggio Calabria), Giuseppe Neri (FdI, capogruppo consiglio regionale) e Francesco Sera (Pd, consigliere comunale di Reggio Calabria).
Al tavolo presidenziale, seduta al fianco destro della presidente Colosimo, c’era il prefetto di Reggio Calabria Clara Vaccaro, mentre alla sua sinistra ha preso posto il procuratore di Reggio Calabria Bombardieri. Al tavolo anche gli altri componenti della commissione e delle istituzioni che sono stati uditi in commissione. C’erano il questore reggino Salvatore La Rosa, il comandanti provinciali dei Carabinieri, il generale Totaro e della Guardia di finanza generale Maurizio Cintura, e del capo centro Dia colonnello Mario Intelisano e il procuratore della Repubblica di Locri, Giuseppe Casciaro.
A SAN LUCA NON PER SPOT MA UN AIUTO CONCRETO
È il concetto espresso a chiare lettere dalla presidente Colosimo. «Se lo Stato c’è, si può scegliere un’altra strada. Noi – ha detto- vorremmo che diventassero note le storie di quelle donne che con il loro disperato amore hanno sottratto i figli alla criminalità.
Siamo qui – ha proseguito- perché la commissione parlamentare antimafia non farà di questa visita uno spot. Di questa visita faremo la presenza costante e l’aiuto a un territorio che deve togliersi quell’etichetta che purtroppo ha portato San Luca ad essere la “mamma” di tanti figli di “locale” che sono in giro per l’Italia e per il mondo».
Un’etichetta negativa che può essere anche racchiusa in quel cartello stradale con la scritta “San Luca” crivellato negli anni novanta da diversi colpi d’arma da fuoco. Cartello stradale che ormai da anni è posto nella caserma dei carabinieri. Ed è stato proprio là, davanti a quel simbolo che la presidente Colosimo e la commissione parlamentare antimafia hanno scelto di fare una foto ricordo. Ma prima di lasciare San Luca, la parlamentare di FdI ha voluto una foto ricordo anche con i carabinieri della caserma di San Luca. Unici rappresentanti dello Stato presente nel paese aspromontano che ogni giorno lavorano per la tutela dei cittadini e anche dello Stato stesso. Il mazzo di fiori lasciato sulla lapide in memoria del brigadiere Carmine Tripodi, ha chiuso la giornata sanluchese dei componenti della commissione parlamentare antimafia.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA