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Il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria

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REGGIO CALABRIA – La Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha aperto un’indagine sul decesso di una neonata avvenuto nell’ospedale “Bianchi-Melacrino-Morelli” la notte del primo settembre, dopo la denuncia presentata dal marito della partoriente. La polizia ha sequestrato la cartella clinica e la salma della piccola in attesa dell’autopsia. La Procura non ha ancora iscritto alcun medico nel registro degli indagati ma è un atto dovuto che probabilmente si verificherà a breve, prima che il pm Andrea Sodani disponga l’esame autoptico.

Secondo quanto si è appreso, la morte della bimba sarebbe avvenuta in seguito a una complicanza. Durante il parto si sarebbe verificato un evento che in termini medici viene chiamato «distocia di spalla» che può verificarsi, stando alle statistiche, nello 0,4% dei parti, che consiste nel blocco delle spalle del nascituro.

I sanitari hanno eseguito una serie di manovre nel tentativo di far nascere la piccola. È stato quindi allontanato il marito ed è stato allertato anche il rianimatore anestesista giunto in sala parto. Manifestando solidarietà per il tragico evento che ha colpito la famiglia della bambina e prima che intervenisse la Procura, l’ospedale ha chiesto ai genitori di eseguire l’autopsia allo scopo di fugare ogni dubbio sulla corretta gestione del parto.

Oggi, inoltre, c’è stato un incontro tra la direzione sanitaria, il primario, i ginecologi e il personale ostetrico presente in sala parto. Incontro nel corso del quale è stato analizzato il caso clinico in attesa che la Procura faccia le indagini per accertare se c’è stato un errore medico o, invece, un evento infausto e imprevedibile.

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