La fila delle auto negli imbarchi per la Sicilia
3 minuti per la letturaREGGIO CALABRIA – Nonostante le ordinanze, nazionale e regionali, che vietano la circolazione, anche nelle ultime ore sono aumentate le persone che si mettono in viaggio per raggiungere soprattutto le regioni del Sud. Nella sola giornata di domenica, quindici persone sono state bloccate e identificate alla stazione di Paola (LEGGI), ma la situazione più critica è stata registrata agli imbarchi per la Sicilia.
Quella tra domenica e lunedì è stata una notte particolarmente movimentata all’arrivo dei traghetti a Messina. Centinaia le auto sbarcate in Sicilia nonostante i divieti. Da questa mattina a Messina è arrivato l’Esercito per essere impegnato nei servizi di pattugliamento su strada e di affiancamento alle forze dell’ordine. Particolare attenzione agli sbarchi.
Da mattina a sera i militari, secondo quanto prevede una disposizione della questura di Messina, dopo che la prefettura ha disposto rimodulazione dei servizi in corso svolti dal personale militare dell’operazione “Strade sicure”, le pattuglie dell’Esercito sono impegnate su più fronti. In particolare, è stabilita la loro presenza nei pressi della stazione marittima e gireranno per le strade della città. Inoltre le pattuglie sono impegnate anche nelle zone periferiche da Tremestieri fino anche alla riviera nord.
A lanciare l’allarme era stato il governatore siciliano Nello Musumeci: «Mi segnalano appena adesso che a Messina stanno sbarcando dalla Calabria molte persone non autorizzate – ha detto Musumeci – Non è possibile e non accetto che questo accada. Ho chiesto al prefetto di intervenire immediatamente. C’è un decreto del ministro delle Infrastrutture e del ministro della Salute che lo impedisce. Pretendo che quell’ordine venga rispettato e che vengano effettuati maggiori controlli alla partenza. Il governo nazionale intervenga perché noi siciliani non siamo carne da macello».
Il governatore Musumeci aveva vietato l’ingresso in Sicilia se non per comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Divieto che, peraltro, prevede che il permesso di entrare in Sicilia sia autorizzato dalla stessa Regione con apposito modulo.
L’arrivo dei traghetti dalla Calabria è stata monitorata durante tutta la notte, al punto che il presidente Musumeci ha poi reso noto di avere «avuto conferma dalla prefettura di Messina che saranno ulteriormente intensificati i controlli sullo Stretto. Possono passare, alla luce del provvedimento nazionale, solo i pendolari che svolgono servizio pubblico, come sanitari, forze armate e di polizia. Basta. Stiamo facendo sacrifici enormi e bisogna dare certezze a tutti i cittadini che questa fase è seguita con impegno».
L’allarme sui movimenti verso la Sicilia era stato denunciato anche dal segretario generale del sindacato Orsa, Mariano Massaro: «In coincidenza con l’annuncio del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ieri sera si è registrato un consistente quanto pericoloso afflusso di auto all’imbarcadero di Villa San Giovanni sui traghetti privati per Messina».
Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, ha annunciato provvedimenti urgenti e ha chiesto di schierare l’Esercito: «Questa mattina ho visto video e foto del flusso incontrollato di macchine che stanotte – ha affermato – hanno attraversato lo Stretto dalla Calabria per raggiungere la Sicilia. Mi sono reso conto che qua c’è qualcuno che gioca con la nostra vita e la nostra pazienza. Bene, la mia è finita. Sto preparando una diffida contro il Governo nazionale, il Prefetto di Messina, di Reggio Calabria e dei Questori: voglio capire che cosa è successo stanotte. Voglio la prova e il riscontro dei controlli fatti e li voglio entro stasera. Io oggi sarò lì, a costo di bloccare la nave. Invito anche il Presidente Musimeci a seguirmi: basta con le proteste isolate. Venga con me stasera sulla sponda dello Stretto. Non permetta a nessuno di giocare con la pazienza dei siciliani. Stasera, a costo di farmi arrestare per l’ennesima volta, non permetterò altri vergognosi esodi. Inoltre, farò un’ordinanza per bloccare il transito selvaggio delle persone sullo Stretto, in ottemperanza al decreto emanato ieri dai ministri Speranza e Lamorgese. Chi dovrà passare – ha concluso il sindaco di Messina – lo deve comunicare almeno 2 ore prima, per permettere i controlli e decidere se può transitare o stare fuori dalla Sicilia».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA
..
Basta fermare i traghetti ..